06 giugno 2021

L'uomo dalla croce (Roberto Rossellini, 1943)

La didascalia che chiude il film.

Discutibile (e mediocre) film di propaganda girato da Rossellini durante la campagna di Russia. Più che un'apologia del fascismo o della guerra, il film è un pamphlet pro-cattolicesimo, imbevuto di una imbarazzante retorica esemplificata dal cartello che chiude il film.

Anche la storia, che Rossellini affida perlopiù ad attori non professionisti (nonché alla mediocre Roswitha Schmidt, che era l'amante del regista), non è mai interessante. E le lunghe sequenze della battaglia riescono a far diventare noioso un film che stenta a raggiungere i 72 minuti di durata. 

Davvero oltre la soglia del ridicolo vedere un prete che sfida pallottole e bombe in piena notte per recuperare un poco d'acqua: e non per darla a qualche ferito assetato, ma bensì per poter procedere con urgenza al battesimo del pupetto appena nato a una kompagna russa.

Dvd RHV, impeccabile.

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