Il gruppo di fuggiaschi al tavolo.
Insostenibile filmetto senza capo né coda emerso recentemente dalla polvere di qualche archivio.
Diretto con due soldi da un carneade di cui nessuno sa nulla ed interpretato da un pugno di sconosciuti, è un'opera dilettantesca che non si capisce bene come sia potuta transitare sui nostri schermi. Il suo visto censura è del gennaio 1961, ma secondo i bene informati il film sarebbe stato girato almeno due anni prima.
La storia, elementare quanto noiosa, procede quasi esclusivamente grazie all'incessante voce fuori campo della protagonista, una giovane ragazza italiana che si innamora di un tenentino tedesco durante l'occupazione e lo segue poi in una Berlino che sembra più un paesetto italiano delle Prealpi. Segue poi una fuga in giro per l'Europa, sempre in mezzo alla campagna.
Scene illogiche (i tre vecchi ucraini che cantano con la voce di un coro di almeno 20 persone), assurdità, dialoghi spesso atroci ("Mi dispiace di non poterle essere più preciso") e materiale di repertorio in abbondanza per arrivare a 73' di durata. Comunque, nonostante l'insipienza generale dell'operazione, sono riuscito a portare a termine la visione.
Il film è stato girato nel nord Italia: all'inizio i due piccioncini si incontrano davanti alla chiesa di S. Giuseppe fuori le mura a Verona:
Visto nella copia (ottima) passata su Rete 4.