13 maggio 2024

Naja (Angelo Longoni, 1997)

Una immagine promozionale.

Maldestro dramma tratto da una piéce teatrale scritta dal regista.

Cinque militari di leva sono consegnati in caserma dopo un atto di vandalismo accaduto nei bagni del loro stanzone. Ovviamente tra di loro ci sono gerarchie, scontri e scazzi vari. Non manca - e come potrebbe - la figura macchiettistica dell'omosessuale debole e pauroso vessato dal nonno cattivo.

Film di basso livello. Il cast è diseguale: Accorsi (che non sopporto, con la sua vocetta da ragazzina delle medie) e Lo Verso se la cavano, ma il pessimo Luca di Adelmo Togliani rovina tutte le scene in cui è presente, con la sua recitazione eccessiva e grottesca, che muove alla risata quando dovrebbe invece turbare e commuovere.

Al di là della pessima direzione generale degli attori, la storia gira a vuoto, con ripetizioni, dialoghi che suonano falsi e le solite, immancabili scene urlate. Longoni è uno di quei registi che pensa che facendo strillare un attore come una vaiassa al mercato di Palermo si ottenga più pathos, evidentemente.

Visto (e abbandonato dopo un'ora) su Youtube.

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