Amendola e Benvenuti ai ferri corti.
Bel film di Marco Risi, che racconta un anno di naja in una caserma friulana.
Tanti personaggi più o meno approfonditi, alcuni fin troppo caricaturali nel loro esprimersi in dialetto. Nel complesso però l'atmosfera c'è tutta, e le facce sono quelle giuste, anche quando gli attori sono mediocri, tipo Ugo Conti per fare un esempio tra i tanti.
Il film si regge su un duplice scontro: nella prima parte quello tra Claudio Amendola e i nonni, capeggiati da Alessandro Benvenuti. Nella seconda Amendola se la vede invece col meschino tenente Fili. La scena del vis-à-vis finale tra i due nella polveriera è un bel pezzo di cinema, secondo me: la ricordavo ancora perfettamente pur non avendo più rivisto il film da almeno 20 anni.
Ottimi Amendola, Dapporto e tanti altri, compreso Pietro Ghislandi che si lancia in una imitazione di Madonna che lascia allibiti. Molto bella la canzone scritta e cantata da Umberto Smaila che si sente sui titoli di testa. Il resto della colonna sonora, certo non memorabile, è opera di Manuel De Sica.
Visto nella versione lunga televisiva trasmessa da Mediaset Extra.
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