29 dicembre 2021

Operazione Siegfried (Peter Duffell, 1975)

Un inquietante Gunter Meisner nei panni di zio Adolfo.

James Mason e Telly Savalas in questa curiosa pellicola diretta da un regista a me sconosciuto.

Lo spunto è classico: quattro ex ufficiali (schierati peraltro su fronti opposti, durante la guerra) si mettono alla ricerca di un grosso carico di lingotti d'oro nascosto chissà dove nel 1945. L'unico a sapere dove si trovi il malloppo è un criminale nazista che sta scontando l'ergastolo in una prigione che ospita lui solo: evidenti i richiami al caso di Rudolf Hess, detenuto a Spandau per oltre vent'anni in completa solitudine. Bisogna quindi farlo evadere, drogarlo ed organizzare una messinscena per cavargli fuori la preziosa informazione.

Il tono del film è leggero, e non ci sono picchi narrativi particolari: è uno di quei film che si segue con piacere, ma che si dimentica piuttosto in fretta, temo. Gli stunt (non molti, comunque) sono curati dalla troupe di Remy Julienne.

Visto su RaiPlay.

18 dicembre 2021

Diabolicamente tua (Julien Duvivier, 1967)

Un momento di relax per i tre protagonisti.

Mediocre thriller francese diretto da Duvivier, qui al suo ultimo film.

Alain Delon si sveglia in una clinica dopo un terribile incidente stradale: si è salvato per il rotto della cuffia, ma ha perso la memoria. Infatti non riconosce sua moglie, Senta Berger, né il suo caro amico Sergio Fantoni. I due lo conducono nel suo castello, e iniziano ad aspettare che l'uomo recuperi piano piano i ricordi perduti. Ma fin dall'inizio è chiaro che qualcosa non quadra...

Film vecchio stile, che non riserva grosse sorprese e gioca molto sull'atmosfera di questo castello isolato in cui si muovono i 4 protagonisti (oltre al terzetto di protagonisti c'è anche un inquietante servitore vietnamita). Purtroppo il tema (potenzialmente interessante) della perdita di identità di un uomo viene svolto in modo banale, e certe lungaggini e i soliti luoghi comuni non aiutano a godersi la visione.

Visto nel dvd italiano, che integra due o tre brevissimi frammenti in francese con i sottotitoli.

17 dicembre 2021

Pronto ad uccidere (Franco Prosperi, 1976)

Il titolo in rosso/nero.

Poliziesco non indimenticabile con Ray Lovelock protagonista.

La storia è quella di uno sbirro che entra sotto copertura in una gang di malavitosi, stile Donnie Brasco insomma. In realtà Lovelock ha dei motivi personali, una sua vendetta privata da compiere contro alcuni banditi che hanno ferito gravemente sua madre dopo una rapina, ma questo poco aggiunge al film sinceramente.

La storia è di commovente ingenuità, specie quando il boss Martin Balsam inizia a fidarsi del ragazzo come se fosse suo figlio dopo averlo conosciuto tipo 3 giorni prima. Si procede tra un cliché e l'altro, per arrivare a un bel finale secco. Film comunque mediocre a mio parere; oltretutto Lovelock come protagonista è debole.

Visto nel dvd Rarovideo, la seconda versione deo gratias, dato che la prima era al limite dell'inguardabile e forse pure un filo oltre.

13 dicembre 2021

Io sono mia (Sofia Scandurra, 1977)

La Sandrelli indotta in tentazione.

Film a forte connotazione femminista girato in pieno marasma contestatorio.

Non si discutono le buone intenzioni del progetto, ma il risultato finale è poca cosa. Un filmetto debole, con troppa carne al fuoco e tanto fumo. I dialoghi poi sono spesso ingenui, anche se va detto che  alcuni momenti sono riusciti, per esempio nella descrizione delle due "streghe" nella stireria.

La Sandrelli è brava come sempre; Placido ha un ruolo ingrato, ma se la cava con il consueto mestiere. 

Si arriva a un finale fosco e drammatico, com'era ampiamente prevedibile: suicidio e aborto. Francamente non ho colto il motivo per cui Maria Schneider sia in stampelle per tutto il film, a meno che non fosse realmente in quelle condizioni durante le riprese. Boh. 

Brutte le musiche di Giovanna Marini.

Visto nel dvd italiano.

09 dicembre 2021

Katmandu (André Cayatte, 1969)

 

La bella Jane Birkin.

Strano film di Cayatte scritto - tra gli altri - da Lina Wertmuller.

Non l'ho trovato molto interessante: Renaud Verley è un giovane sessantottino (figlio di Elsa Martinelli) che per evitare problemi dopo un corteo in cui ha ferito un poliziotto, decide di fuggire da Parigi e raggiungere il padre in Nepal. Il ragazzo crede che il babbo navighi nell'oro, e conta di farsi dare un bel po' di soldi: le cose però andranno diversamente.

Come la quasi totalità dei film che affrontano l'argomento dello scontro generazionale del '68, è un film noioso. Non saprei dire se sia invecchiato male, come parrebbe, o se fosse già tedioso all'epoca della sua uscita.

Il discorso sulla droga è affrontato in modo a dir poco superficiale: Jane Birkin interpreta una giovane fricchettona inglese che usa eroina, con gli ovvi problemi che ne conseguono. Serge Gainsbourg poi è un cattivo da fumetto.

Visto su RaiPlay, in una copia di soli 84' contro i 100' di cui si legge nelle recensioni d'epoca.

04 dicembre 2021

I guerrieri (Brian G. Hutton, 1970)

Testamatta e il tenente Kelly.
 

Gradevole film bellico in chiave ironica.

Eastwood, Savalas e compagnia bella sono in Francia dopo lo sbarco del 1944, quando scoprono che in una banca di Clermont c'è una enorme quantità di lingotti d'oro: il problema è che la città si trova ancora in mano ai tedeschi. Tocca quindi ingegnarsi ed escogitare un piano per recuperare il prezioso malloppo.

Non manca una certa satira antimilitarista, ma il film è soprattutto una gustosa commedia a sfondo guerresco. Ottime le caratterizzazioni dei personaggi, su tutti il Testamatta di Donald Sutherland. Grandi scene di azione e una apprezzabile costruzione della tensione, che si ammira specialmente nell'ultima mezz'ora ambientata nel villaggio controllato dai nazisti.

Dvd italiano.

Paradise (Stuart Gillard, 1982)

Phoebe Cates: non servono parole. Film-cult della mia fanciullezza, che ho rivisto dopo oltre 30 anni. Avrei fatto meglio a serbare la purez...