Un'immagine pubblicitaria del film. |
Il cinema di Tony Scott non mi è mai piaciuto. Troppo patinato, troppo americano, nel senso peggiore del termine.
Anche questo suo film, che pure ha i suoi pregi, non è stato appagante. Dopo un inizio shock che ben poco ha a che fare col resto della pellicola, con un giocatore di football americano che dà di matto e ammazza 3-4 avversari a colpi di arma da fuoco durante una partita per poi suicidarsi sul campo, inizia il film vero e proprio.
Bruce Willis e Damon Wayans sono la solita strana coppia che si mette ad indagare su un paio di misteriose morti. Tra battute salaci e botte da orbi si arriva al finalone, ambientato in uno stadio da football per chiudere in qualche modo il cerchio.
Personaggi fortemente stereotipati, cazzute scene d'azione, testosterone fuori controllo, esagerazioni a secchiate e così via. Scott aveva un solido mestiere, su questo non si può discutere: il fatto è che il suo tipo di cinema mi lascia indifferente, quando va di lusso.
Visto nell'obsoleto dvd italiano.