Lo sguardo allucinato di Raymond Pellegrin.
Tosto dramma franco-tedesco, che la nostra distribuzione tentò di spacciare per un poliziesco.
In realtà il film è tutt'altra cosa. Racconta la storia di un giovane ragazzo disagiato (Yves Beneyton) che vivacchia facendo il ballerino e soprattutto l'amante di un ricco malavitoso (Raymond Pellegrin, in un ruolo sgradevole) pur non essendo omosessuale. Sembra quasi di vedere un film di Fassbinder, a tratti. La vicenda ha poi diverse svolte, nessuna delle quali così interessante da essere qui raccontata per filo e per segno. Si arriva comunque ad un inevitabile finale tragico, e tanto basti.
Film curioso, non molto nelle mie corde sinceramente, ma apprezzabile. Bella la musica e anche alcuni luoghi, come il casermone dove il protagonista va a vivere con la fidanzata, che ricorda non poco le famigerate Vele di Scampia e che non riesco a localizzare:
Il film pare sia stato girato a Vienna: chissà.
Visto in una copia derivata quasi certamente da videocassetta.
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