30 gennaio 2023

Four Rooms (registi vari, 1995)

La chiusura del terzo episodio.

Brutto grottesco diviso in 4 episodi, uno dei quali diretto da Tarantino.

I primi due segmenti sono due sciocchezze di cui non vale nemmeno la pena di parlare. Il terzo, diretto da Robert Rodriguez, almeno strappa qualche sorriso, specialmente grazie ai due bambini e al casino che combinano nella loro stanza. Anche il finale è un bel colpo.

Poi c'è il quarto ed ultimo episodio, quello diretto da zio Quintino. Anche questo non è davvero granché, e avere lo stesso regista di Knoxville come protagonista è un handicap non da poco. Bello, se vogliamo, l'omaggio all'episodio "L'uomo del sud" della storica serie Alfred Hitchcock presenta, ma è troppo dialogato e tirato troppo per le lunghe.

Oltretutto il protagonista Tim Roth è irritante e recita per tutto il film come se fosse in una slapstick comedy degli anni dieci, tra smorfie, scattini ed occhi strabuzzati. Mah.

Visto in una copia rimediata fortunosamente.

Gli amici di Eddie Coyle (Peter Yates, 1973)

I rapinatori ormai in trappola.

Buon thriller poliziesco di atmosfera.

La storia ruota intorno al commercio clandestino di armi e alle elaborate rapine in banca che una banda compie con quelle armi. Robert Mitchum è meno protagonista di quanto avrei immaginato: è solo uno degli ingranaggi, un mediatore che mette in contatto acquirenti e compratori. Oltretutto è in attesa della sentenza che verosimilmente lo spedirà dietro le sbarre per qualche tempo, e così collabora con la polizia, facendo la spia per avere uno sconto di pena.

La trama forse non è troppo lineare, ma direi che un certo velo di mistero contribuisce alla suspense. Film di buon livello: le rapine sono ben congegnate, e qualche dialogo di Mitchum (come all'inizio, quando racconta il modo in cui gli hanno fracassato una mano tempo prima) dà colore al tutto.

Visto in una copia muxata, rimediata fortunosamente.

27 gennaio 2023

La giustizia privata di un cittadino onesto (John Trent, 1974)

La situazione inizia a farsi complicata.

Notevole thriller con Ernest Borgnine grande protagonista.

Tre banditi assassini vagano per la campagna nel sud degli Stati Uniti dopo una rapina in banca finita nel sangue. Finiscono naturalmente per arrivare alla fattoria di Borgnine, che vive con la giovane nipote in un posto totalmente isolato. Fin qui è tutto prevedibile: molto meno quello che accada da qui in avanti. Il film infatti cambia registro, spiazzando non poco lo spettatore che si aspetterebbe, a quel punto, la classica situazione con i tre banditi che tengono sotto scacco le due povere vittime prima dell'ovvio ribaltone finale. E invece il vecchio contadino, con l'aiuto di un suo lavorante, accoppa subito uno dei tre cattivoni e finisce poi il lavoro con estrema calma, non prima di aver insegnato alla nipote (in modo piuttosto bizzarro) una preziosa lezione sulla fondamentale cattiveria dell'animo umano.

Ottimo film, che inizia lentamente ma prende poi quota e fa anche riflettere. Lo scontro generazionale tra nonno e nipotina è chiaramente un po' manicheo, ma funziona lo stesso. La polizia, una volta di più, fa una figura barbina.

Visto nel dvd italiano.

25 gennaio 2023

Due cuori, una cappella (Maurizio Lucidi, 1975)

Un romantico picnic al cimitero.

Uno dei primi film con Renato Pozzetto, qui ancora nel ruolo dell'ingenuo e stralunato bamboccione.

Lo humour è ancora molto verbale e surreale. La storia è quella di una ingegnosa truffa architettata per portare via al protagonista dei preziosi gioielli. Molto divertente la coppia Pozzetto-Maccione, che verrà poi riproposta in almeno altri tre film, se non sbaglio.

Rivisto dopo diversi anni, stavolta nel buon dvd italiano Dynit.

24 gennaio 2023

I camionisti (Flavio Mogherini, 1982)

Daniela Poggi in una posa provocante.

Terribile primo film da protagonisti di Gigi e Andrea.

In realtà il vero protagonista è Andrea; Gigi gli fa soltanto da spalla. Persino inutile parlare della storia, che ha davvero poco senso. Mogherini, ex scenografo di buon livello, ha diretto qualche film interessante prima di sbracare con questo e il successivo Sbirulino, che forse è pure peggio. Tecnicamente il film è rozzo, volgarotto e montato alla meno peggio. Ridere si ride pochissimo, e quasi solo per le estemporanee invenzioni verbali di Giorgio Bracardi, e non basta certo la bellezza di Daniela Poggi (indiscutibile) per tenere desta l'attenzione dello spettatore.

Co-prodotto con la Spagna, vede la presenza di alcuni attori spagnoli che magari saranno anche molto noti laggiù, ma che io ignoro del tutto.

Visto nel dvd italiano appena uscito, di bassa qualità.

23 gennaio 2023

Cuori solitari (Franco Giraldi, 1970)

Un momento saffico soltanto suggerito.

Il tema dello scambio di coppie nell'Italia del 1970.

Cos'è di bello il lago stamattina, esordisce Tognazzi. Lui e Senta Berger sono una coppia borghese che passa i fine settimana in una bella villa sul lago di Como, annoiandosi non poco. L'uomo ha anche un'amante, che poi è la sua segretaria e lo chiama "signor Nardini" anche mentre sono a letto insieme. Per vivacizzare il rapporto, marito e moglie decidono di scrivere a una di quelle riviste fermo posta che iniziavano ad emergere a quel tempo, solo con l'intento di farsi due risate.

Ma in breve tempo i due si fanno coinvolgere, e iniziano ad incontrare altre coppie, con risultati altalenanti. Alla fine lei riuscirà a consumare il tradimento, e lui ovviamente no.

Film discreto, ma decisamente troppo lungo (sfiora le due ore): in almeno due o tre punti si avverte la noia, e il personaggio del fratello contestatore della Berger fa ridere i polli. Restano da segnalare i luoghi (Bergamo, il Lario) e la bella colonna sonora di Luis Bacalov.

Visto dopo 11 anni nel dvd italiano, mediocre.

20 gennaio 2023

Il volto (Ingmar Bergman, 1958)

 

Il gruppo dei notabili della città al gran completo.

Bel film di Bergman che non rivedevo da molto tempo.

La compagnia di saltimbanchi dell'enigmatico Vogler arriva alle porte di una città e viene subito convocata a casa del console Egerman, dove il gruppetto viene interrogato per capire se siano dei truffatori, come sarebbe logico aspettarsi. Il più sospettoso è senz'altro il professor Vergerus, un medico.

Succedono poi parecchie altre cose nelle successive 24 ore, fin troppe per descriverle tutte qui. Bergman non è mai scontato, e quando alla fine il misterioso Vogler sembra avere messo nel sacco Vergerus, nella scena successiva si ribalta tutto. Gran bel film, con una splendida fotografia (di Gunnar Fischer) e una grande compagnia di attori: oltre a Max Von Sydow e Gunnar Bjornstrand, merita una menzione anche Ake Fridell, il medicastro della compagnia, ben doppiato in italiano da Carletto Romano.

Rivisto dopo tanti anni, sempre nel dvd Bim.

 

18 gennaio 2023

32 dicembre (Luciano De Crescenzo, 1988)

Enzo Cannavale nel terzo segmento.

Gradevole commediola diretta da Luciano De Crescenzo con un bel cast napoletano.

Il film è diviso in tre episodi. Nel primo, due comparse di Cinecittà vengono ingaggiate per assecondare un vecchio mattocchio che si crede Socrate. Nel secondo, una vecchia ma ancora piacente vedova (Caterina Boratto) vorrebbe sposarsi e fuggire con un maturo e distinto gentiluomo, ma la famiglia le è ostile e le tocca quindi inventarsi qualcosa per gabbare tutti. Nel terzo (il migliore, a mio parere), un uomo (Cannavale, bravo e commovente) cerca disperatamente di farsi prestare 100 000 lire per comprare i botti di fine anno, per non deludere i due figli che ci tengono tanto.

Tecnicamente discutibile come tutti i (peraltro pochi) film diretti dallo scrittore morto nel 2019, regala comunque diversi momenti divertenti: le sorelle Fumo sono impagabili, per esempio. Bello vedere anche il grande Riccardo Cucciolla in uno dei suoi ultimi film. Ovviamente De Crescenzo si ritaglia un ruolo piccolo ma decisivo in ciascuno dei tre segmenti.

Visto su RaiPlay.

16 gennaio 2023

Killing Zoe (Roger Avary, 1993)

Il colpo entra nel vivo, per così dire.

Cruento thriller diretto da uno degli autori di Pulp Fiction.

Un gruppo di strafattoni francesi con mezzo cervello diviso in sei progetta un colpo ad una grossa banca: non ci vuole la sfera di cristallo per capire che manderanno tutto in vacca. Ad ogni modo il loro leader chiama un suo amico americano (Eric Stoltz, insipido come sempre) perché si occupi dell'apertura di una grossa cassaforte.

Lui arriva e passa la sua prima notte parigina con una splendida prostituta (Julie Delpy). I due si innamorano, senza motivo apparente, e lei sarà a sorpresa tra gli ostaggi della banca, in modo da poter salvare all'ultimo momento il suo amato. Fine.

Film bizzarro, che non ho gradito più di tanto. Tutto l'amplesso iniziale tra Stoltz e la Delpy con Nosferatu di Murnau in montaggio incrociato? La lunghissima sequenza allucinata al Jazz Club, con immagini distorte, mentre tutti si drogano? Boh. Film effettato, fin troppo per i miei gusti.

Visto nel dvd italiano.

10 gennaio 2023

La bella stagione (Marco Ponti, 2022)

Il capitano Luca Pellegrini.

Bel documentario sulla Sampdoria di Mantovani.

L'effetto nostalgia fa il suo, ok: ma è girato e montato davvero bene, con poco materiale d'archivio ma ben scelto, e tante interviste a molti dei protagonisti di quella stagione, obiettivamente irripetibile per mille motivi.

Vediamo quindi Lanna, Pari, Mannini, Vierchowod, Cerezo, Dossena, Invernizzi, Bonetti, Pellegrini, Lombardo, Pagliuca, Nuciari e chiaramente la coppia Vialli-Mancini. Difficile non commuoversi quando il primo parla della sua malattia, oggi che purtroppo non è più tra noi.

Visto su RaiPlay

Luv vuol dire amore? (Clive Donner, 1967)

Lemmon e Falk a tavola.

Commedia americana dallo strano titolo italiano.

Jack Lemmon è in procinto di uccidersi, quando incrocia per caso il suo vecchio compagno di studi Peter Falk, che in pratica gli salva la vita e se lo trascina a casa, dove c'è sua moglie ad aspettarlo. La coppia è in crisi, naturalmente, e per qualche motivo Falk gestisce una specie di negozio di robivecchi nascosto da una botola sotto il tappeto del salotto.

Come andrà a finire? Ditemelo voi, dato che io ho retto 37 minuti prima di abbandonare la visione. Non dico che sia un brutto film, ma ridere non si ride, e le stranezze sono troppe.

Dvd italiano A&R.

08 gennaio 2023

The Real Charlie Chaplin (Peter Middleton e James Spinney, 2021)

Un'immagine promozionale.

Ottimo documentario sul grande Chaplin.

Ricco di splendide immagini di archivio e brani di interviste rare (come quella a Lita Grey, seconda moglie di Chaplin), offre un bel ritratto a 360 gradi del genio londinese, non risparmiando qualche giusta critica, sia all'uomo che all'artista.

La narrazione procede in ordine cronologico, film per film, ed è quindi quantomeno curiosa la scelta di tralasciare completamente Il circo, proprio come fece lo stesso Chaplin nella sua corposa autobiografia. Chissà.

Alla fine ci sono anche le parole di 4 dei suoi figli, che rafforzano l'impressione - peraltro già netta - che Chaplin sia stato un padre non all'altezza della situazione.

Visto in una copia rimediata fortunosamente, con audio e sottotitoli inglesi.

Il marito è mio e l'ammazzo quando mi pare (Pasquale Festa Campanile, 1968)

Riunione di famiglia.

Commedia nera scritta (tra gli altri) da Gigi Magni e diretta da Pasquale Festa Campanile.

Catherine Spaak è sposata con Hugh Griffith, che ha 30 anni più di lei. Quando la donna si incapriccia di un giovanotto conosciuto per caso, i due progettano insieme l'omicidio del vecchio, ma naturalmente la cosa non sarà per niente facile.

Filmetto leggero, un po' invecchiato ma con una gradevole attenzione a luoghi, luci e costumi. Da sottolineare la ricchezza del cast: in ruoli secondari appaiono Romolo Valli, Leopoldo Trieste, Vittorio Caprioli, Paolo Stoppa e Gianrico Tedeschi, quest'ultimo doppiato addirittura da Giancarlo Giannini.

Visto in una copia di origine incerta.

06 gennaio 2023

Una faccia piena di pugni (Ralph Nelson, 1962)

Un dialogo tra Quinn e Jackie Gleason.

Ottimo film con Anthony Quinn che non conoscevo e che ho scoperto del tutto casualmente.

Quinn è Mountain Rivera, un pugile trentasettenne costretto a lasciare la boxe per problemi fisici. Nonostante abbia avuto una discreta carriera, non ha messo via un soldo e si trova quindi costretto a cercare un lavoro qualsiasi, non senza problemi dato che non ha istruzione ed è mezzo rimbambito dai pugni presi per ben diciassette anni. Il film si apre con una notevole sequenza sul ring, tutta girata in soggettiva, mentre Quinn le prende di brutto da Cassius Clay, nientemeno.

Il manager di Rivera (l'ottimo Jackie Gleason) si è indebitato con le scommesse e cerca di spingerlo ad intraprendere l'umiliante carriera di lottatore di catch, per poterlo spremere ancora un poco.

Amo molto i film sul pugilato (e chi non li ama?), e anche questo esordio alla regìa di Ralph Nelson non mi ha deluso: film triste, poetico e valorizzato dalla prova monumentale di Quinn, ben doppiato in italiano da Mario Pisu. Anche Mickey Rooney è grandioso, e il film è pieno di pugili ed ex pugili (c'è anche Jack Dempsey) con le loro facce segnate, cosa che contribuisce a rendere l'atmosfera del mondo della nobile arte.

Visto in una bella copia rimediata in rete.

05 gennaio 2023

Parenti, amici e tanti guai (Ron Howard, 1989)

Un dialogo padre-figlio.

Bella commedia corale diretta dal bravo Ron Howard. Ennesimo film con un titolo italiano cretino (Parenthood è quello originale, molto più sobrio).

Si tratta di un film che avrò visto almeno dieci/dodici volte da ragazzino, e che ho recuperato con piacere nel bluray italiano. Lo ricordavo ancora molto bene, nonostante gli anni trascorsi dall'ultima visione.

La storia è umoristica, ma non mancano i momenti seri; la fusione tra le due parti secondo me è ben riuscita, anche grazie alla validità del cast, nel quale giganteggia il vecchio Jason Robards. Chiaramente il protagonista è Steve Martin, con la sua famiglia altamente disfunzionale, compreso il figlio con problemi emotivi (da uccidere, ad essere sinceri).

Oltre 2 ore di durata, ma non ci si annoia davvero, tra i momenti divertenti (le sequenze oniriche in cui Martin immagina il futuro di suo figlio Kevin) e quelli più cupi. Dianne Wiest e Mary Steenburgen sono splendide, e quasi quasi fanno fare brutta figura ai maschi che hanno intorno.

Visto nel bluray italiano.

 

Magic (Richard Attenborough, 1978)

Una inquietante presenza.

Splendido dramma/thriller dalle venature horror.

Anthony Hopkins è un prestigiatore che sta per raggiungere il successo grazie a una trovata: fare il suo numero di magia insieme a un pupazzo, facendo quindi anche da ventriloquo. Quando si tratta di firmare il contratto della vita con una grossa emittente televisiva, l'uomo però ha una crisi e fugge via, rifugiandosi in mezzo ai boschi dove vive una sua vecchia fiamma (Ann Margret). In breve si capisce che il rapporto tra Hopkins e il pupazzo non è per niente normale.

Grande atmosfera e storia malsana; il film regge perfettamente fino alla fine, grazie a una regìa raffinata e mai invadente, mai alla ricerca dell'effettaccio gratuito. Bravissimo anche Burgess Meredith nel ruolo del manager, oltre a Hopkins che fa il suo.

Visto nel dvd italiano Sinister.

04 gennaio 2023

Rubare alla mafia è un suicidio (Barry Shear, 1972)

I due poliziotti in ufficio.

Buon poliziesco a sfondo razziale con Anthony Quinn e Yaphet Kotto.

Film solido, ben costruito: tre delinquenti neri di mezza tacca pensano bene di rubare una valigia con 300 000 dollari agli allibratori italiani del Bronx. Non una grande idea, obiettivamente: il racket si mette sulle loro tracce e non ci vuole troppa immaginazione per capire fin da subito che faranno tutti e tre una brutta fine.

Nel mentre si segue l'indagine condotta dai due sbirri, in evidente contrasto tra loro. Quinn è un duro della vecchia scuola: bianco, razzista e sempre pronto a menare le mani. Kotto è invece il classico "poliziotto buono": nero, progressista e non violento. E la violenza certo non manca, nel film.

Molto divertente e con qualche blanda pretesa di denuncia sociale. C'è anche Burt Young in un piccolo ruolo proprio all'inizio. Particolarmente irritante il titolo italiano: quello originale, Across 110th Street, è anche il titolo della canzone che apre il film, come farà 25 anni dopo con Jackie Brown di Tarantino.

Visto nel dvd italiano Sinister, purtroppo mediocre in quanto a definizione.

03 gennaio 2023

Bad Boys (Rick Rosenthal, 1983)

Penn si gode la libertà, finché può.

Bel dramma carcerario con un giovane Sean Penn protagonista.

Stranamente il film non ha una gran fama: forse non gli giova il fatto di avere lo stesso titolo di una cazzata con Will Smith girata una dozzina d'anni dopo.

La delinquenza giovanile imperversa in quel di Chicago, tra famiglie assenti, droga e bande di strada. Dopo una tentata rapina finita male, Penn travolge e uccide con la macchina un bambino di 10 anni: si aprono per lui le porte del riformatorio. Lì dentro in pochissimo tempo diventa il leader, nonostante un'accoglienza iniziale non esattamente calorosa (viene preso a sputi in faccia, in una sequenza davvero disturbante).

La rappresentazione delle dinamiche interne al carcere minorile è forse un po' forzata, ma funzionale. Anche i guardiani sono descritti in modo gustoso. Nel cast spicca il ragazzino che interpreta Horowitz, il compagno di cella di Penn: bravissimo, in un ruolo meno stereotipato di quanto mi sarei atteso.

Visto in una bella copia integrale, con audio italiano e sottotitoli per le parti tagliate a suo tempo.

02 gennaio 2023

La morte arriva con la valigia bianca (Robert Culp, 1972)

Hickey e Boggs a rapporto dalla polizia.

Robusto poliziesco scritto da Walter Hill e diretto da un attore alla sua unica esperienza da regista.

Visione gradevole: Robert Culp e Bill Cosby sono due scalcagnati investigatori privati ingaggiati per rintracciare una donna. C'è dietro una brutta storia: una valigia (bianca, come il banale titolo italiano specifica per motivi insondabili) con dentro 400 000 dollari rubati mesi prima in una banca, durante un colpo che ha lasciato per terra sei cadaveri. Ovviamente i cattivoni rivogliono indietro il malloppo, finito alla donna per caso, e ammazzeranno praticamente chiunque si trovi sulla loro strada per raggiungere il loro obiettivo.

La storia è classica ma intrigante, sebbene un po' troppo ingarbugliata per i miei gusti. Ad ogni modo non ci si annoia, e la regìa offre dei momenti notevoli. Nel cast anche Vincent Gardenia, James Woods e il grande Bill Hickman, storico stuntman già visto in Bullitt e tanti altri film.

Visto nel dvd italiano Sinister, con il doppiaggio d'epoca che regala anche qualche strafalcione nella terminologia relativa al football americano, oltre ad utilizzare la parola "negro" con estrema facilità.

Soldati - 365 all'alba (Marco Risi, 1987)

Amendola e Benvenuti ai ferri corti. Bel film di Marco Risi, che racconta un anno di naja in una caserma friulana. Tanti personaggi più o me...