30 settembre 2022

La legge di Murphy (J. Lee Thompson, 1986)

Bronson si esibisce nella specialità della casa.

Bronson vecchio leone ancora sugli scudi alla bella età di 64 anni.

Qui è uno sbirro alcolizzato che viene incastrato per l'omicidio della ex moglie e del suo nuovo ganzo: l'uomo è innocente, e chiaramente dovrà evadere per vederci chiaro. Essendo stato ammanettato con una ragazza linguacciuta che proprio lui aveva arrestato poco prima (!), Bronson è costretto a portarsela dietro; i due finiranno ovviamente con l'affezionarsi, anche se per fortuna ci verrà risparmiata una improbabile liaison

Film truzzo e robusto, firmato da uno dei registi storici di Bronson. La storia ha diversi momenti assurdi, come quando i due evasi finiscono con l'elicottero proprio sopra un capannone dove si stanno raffinando quintali di droga, ma come prodotto di intrattenimento funziona piuttosto bene. Curioso vedere un temibile mafioso italo-americano che frigna come un neonato sotto la minaccia del protagonista, ma vabbè.

Divertente il personaggio della ragazza, Arabella, che passa il film ad insultare Bronson nei modi più variegati, dopo avergli anche fregato e distrutto la macchina nella sequenza che apre la pellicola.

Bruttissime musiche elettroniche, ma è tutto lo sfondo orrendamente anni ottanta che toglie punti al film a mio gusto personale.

Visto in una copia rimediata sul web.

29 settembre 2022

Candidato all'obitorio (J. Lee Thompson, 1976)

Con Bronson non si scherza. Mai.

Grande titolo bronsoniano, molto migliore di quello originale St. Ives, che poi è il cognome del protagonista.

Purtroppo la storia non è all'altezza delle aspettative che il titolo italiano suscita nello spettatore; si tratta infatti di un mediocre thriller, contorto e con personaggi poco interessanti. Per fortuna Bronson è sempre lui, anche negli improbabili panni di uno scrittore ex giornalista di cronaca nera.

Il film, se ho capito bene, vorrebbe essere una sorta di omaggio ai grandi noir americani degli anni quaranta/cinquanta: si sprecano battute allusive e situazioni à la Raymond Chandler. Oltretutto appare il grande Elisha Cook Jr. nei panni di un portiere d'albergo che dorme sempre, anche quando gli sparano addosso.

Film manierato, che perde di interesse con il passare dei minuti. Anche il finale è scontato: si era capito da tempo che il medico (Maximilian Schell) era dietro a tutto l'inghippo.

Visto in una copia rimediata sul web.

 

28 settembre 2022

12 dicembre (Giovanni Bonfanti, 1972)

La copertina del dvd.

Documentario girato (in parte) e montato da Pasolini ma firmato da un altro regista per motivi di opportunità, racconta alcuni aspetti della strage di piazza Fontana a Milano a distanza di un anno. 

Colpisce la grande compostezza nelle dichiarazioni della madre e della moglie di Giuseppe Pinelli, l'anarchico ucciso tre giorni dopo la strage negli uffici della Questura di Milano, dove si trovava illegalmente trattenuto.

Nel film si parla comunque anche di altro: ci sono diverse interviste ad operai lombardi e toscani, disoccupati siciliani, napoletani, calabresi e così via. Impressionanti in particolare le riprese della rivolta di Reggio Calabria del 1970, quando si pensava di fare di Catanzaro il capoluogo di regione.

Visto nel dvd italiano, che presenta una versione breve (sotto i 50') contro gli oltre 100' originali.

26 settembre 2022

Antropophagus (Joe D'Amato, 1980)

Le ragazze in solaio, in attesa del mostro.

Horror di Joe D'Amato scritto e interpretato da George Eastman.

Film balordo ma suggestivo. Il regista riesce a rendere una certa atmosfera, nonostante l'handicap di un cast mediocre (quello maschile, soprattutto) e di un soggetto trito e ritrito: il solito gruppo di amici che si ritrova bloccato in un posto isolato con una misteriosa presenza che si aggira indisturbata lasciandosi dietro una scia di sangue.

L'ambientazione è quella di una sperduta isoletta greca, ma in realtà D'Amato girò quasi tutto il film nel Lazio, a Sperlonga. Lo splatter è contenuto, anche se non mancano un paio di sequenze con vermi e toponi, cui il regista romano difficilmente sapeva rinunciare.

La OST di Marcello Giombini è bella, ma a tratti ricorda un po' troppo quella di Arancia Meccanica. Inquietante George Eastman, che anche grazie al fisico imponente riesce a rendere pauroso un personaggio che in più punti sfiora sinceramente il ridicolo.

Visto nel dvd italiano Dynit.

22 settembre 2022

Vostro onore (Alessandro Casale, 2022)

Il tribunale di Milano, dove lavora il giudice Pagani.

Discreta serie tv in 8 puntate co-prodotta dalla Rai.

Molto ben scritta, racconta la storia del giudice milanese Vittorio Pagani. Rimasto vedovo da poco, l'uomo scopre che suo figlio Matteo, ancora senza patente, ha causato un grave incidente stradale nel quale è rimasto ferito un giovane appartenente a una pericolosa gang di malavitosi sudamericani, scappando poi via senza prestare soccorso al ferito. Se il clan dovesse scoprire la cosa, la sorte di Matteo sarebbe segnata; il giudice decide così di insabbiare tutto, ma la sua scelta porterà a delle nefaste conseguenze.

La fiction è stata girata Milano, con qualche esterno anche ad Arese. Si tratta della versione italiana di una serie tv israeliana, ripresa poi anche negli Stati Uniti e in chissà quanti altri paesi. Buon cast, regìa discreta.

Vista su RaiPlay.

18 settembre 2022

Cell Block 99 (S. Craig Zahler, 2017)

Vaughn mentre testa le articolazioni di una guardia.

Tosto dramma carcerario con Vince Vaughn pronto a menare chiunque.

Il grosso attore interpreta qui un ex tossico spacciatore di droga che rientra nel giro dopo aver tentato - inutilmente - di rigare dritto. Sfortunatamente per lui viene beccato, e come se non bastasse la sua reazione all'arrivo degli sbirri manda a farsi benedire un carico di circa 3 milioni di dollari: ovvio che il boss del narcotraffico non la prenda troppo bene.

Così, appena entrato in galera, l'uomo viene ricattato dall'esterno: se non riuscirà a farsi mandare in un altro penitenziario per uccidere un certo Chris Bridge, i cattivoni che hanno rapito la moglie incinta le faranno parecchio male. Vaughn quindi si industria a modo suo per riuscire a compiere questo omicidio, massacrando una mezza dozzina di persone tra guardie e detenuti. Una volta trasferito, scoprirà però che non esiste nessun Chris Bridge, e che il tutto è stato architettato solo per farlo arrivare nel carcere dove sono reclusi anche il boss che ci ha smenato i 3 milioni e i suoi tirapiedi. Insomma non si mette benissimo per il nostro eroe, ma niente paura: gli basterà sterminare un'altra decina di persone a mani nude per mettere le cose a posto, prima di soccombere fatalmente nel finale.

Il film è lungo, oltre 130', e penso che tutta la prima parte si potesse sforbiciare parecchio e senza problemi. Ma quando Vaughn entra in carcere, dopo circa 45', la storia decolla. Violentissimo e poco dialogato, funziona come ci si aspetta da un carcerario truzzo. Ottimi Udo Kier e Don Johnson in ruoli di supporto, ma la storia è tutta sulle spalle di Vaughn, solitamente più a suo agio nelle commedie demenziali.

Visto in un rip da bluray, in inglese con sottotitoli.

16 settembre 2022

L'eroe della strada (Walter Hill, 1975)

Il combattimento finale.

Primo, ottimo film di Walter Hill.

Charles Bronson è un duro di poche parole, di quelli che ha interpretato per decenni perfezionandosi sempre più. Siamo negli anni trenta, e l'uomo decide di guadagnare qualche dollaro con i combattimenti clandestini, aiutato dal manager James Coburn. I due arrivano a New Orleans, ma nonostante la bravura di Bronson, in grado di vincere qualunque match senza problemi, le cose non andranno lisce come previsto.

Gran bel film: bella ricostruzione ambientale, le facce giuste, una storia semplice ma non banale. Peccato solo per l'edizione italiana, che mette la voce di Renzo Montagnani sul protagonista: una scelta infelice a mio parere.

Curiosamente il film, che in originale si chiama Hard Times, in Italia ebbe lo stesso titolo di un vecchio film con Macario.

Dvd Columbia.

 

14 settembre 2022

Giocare d'azzardo (Cinzia TH Torrini, 1982)

Montagnani a tavola con il figlio minore.

Noioso esordio di Cinzia Torrini nel lungometraggio.

Piera Degli Esposti è una casalinga di Firenze sposata con Renzo Montagnani. La coppia gestisce una piccola tipografia, e porta avanti un menage come tanti altri. Questo finché la donna non entra nel tunnel della ludopatia, e inizia a buttare via i pochi milioni che la famiglia era riuscita a risparmiare giocando al lotto (ma non solo).

La tematica è interessante, e avrebbe meritato uno sviluppo ben diverso. Il film è pieno di lungaggini, ingenuità (Montagnani alla tv ripreso continuamente durante la maratona, per dirne una), personaggi che entrano in scena e scompaiono subito, oltre a qualche fellinismo di cui nessuno sentiva il bisogno. Cinema velleitario.

Per fortuna c'è Remo Remotti, ma in generale il cast - pur di buon livello - è mal diretto. Il sonoro in presa diretta oltretutto non aiuta affatto.

Visto nel dvd General Video: poco meglio di una vhs.

10 settembre 2022

Elvis, il re del rock (John Carpenter, 1979)

Elvis parla con la sua ombra.

Biografia di Elvis Presley girata per la televisione e uscita un paio d'anni dopo la sua morte.

John Carpenter, col senno di poi, non sembrava il regista più adatto per questo tipo di operazione; ad ogni modo se l'è cavata bene, pur nei limiti di una sceneggiatura che non offre grandi picchi e che certamente non indugia sugli aspetti più cupi della vita del cantante.

Kurt Russell mi è parso ottimo, pur non somigliando granché ad Elvis come tratti somatici. In particolare ha reso benissimo l'Elvis degli esordi, ancora timido e impacciato di fronte al pubblico.

La cosa migliore del film, che si segue con piacere nonostante la lunghezza (circa 160') è la descrizione del rapporto tra Elvis e sua madre, interpretata da Shelley Winters. Più convenzionale la raffigurazione della moglie Priscilla, e dei problemi coniugali della coppia.

Visto nel dvd italiano Sinister, che contiene la versione lunga televisiva ma solo in inglese, con sottotitoli italiani.

08 settembre 2022

Vulcano (William Dieterle, 1950)

La Magnani e Rossano Brazzi.

Film gemello e rivale di Stromboli, girato sempre nello splendido paesaggio delle isole Eolie.

Maddalena (la Magnani) è una ex prostituta rimandata al paesello sull'isola di Vulcano con il famigerato foglio di via. La gente del paese sa, e la disprezza apertamente. Tutti, tranne la sorellina Maria, ignara e ingenua. Dopo un po' però anche lei scopre la verità, e come se non bastasse si invaghisce di un palombaro che giura di sposarla, se lei lo seguirà a Napoli. Promesse da marinaio, com'è evidente.

Il film è tutt'altra cosa rispetto a quello di Rossellini: un drammone a tinte fosche che qua e là sconfina nel fumetto. La cosa però non mi è dispiaciuta: molto meglio le classiche convenzioni narrative del melodramma italiano, rispetto alle alte ma spesso fumose ambizioni rosselliniane, quantomeno a mio gusto personale.

Molto si è discusso sulla genesi dell'opera, tanto da far credere ancora oggi che l'attrice romana, respinta da Rossellini, abbia voluto girare il film solo per vendicarsi. Pare però che le cose non stessero proprio in questo modo, tanto che Nannarella dovette essere convinta a suon di milioni per accettare il ruolo. Chissà.

Il film comunque ha momenti riusciti (la tonnara, la Magnani scacciata dalla chiesa) ed altri che spezzano il ritmo: tra i secondi, la lunga sequenza in cui Rossano Brazzi (qui nei panni di un losco intrallazzone) cerca di far ubriacare Maria alla festa di paese a Lipari. Anche il finale, con la Magnani che smette di pompare aria e uccide Brazzi che sta sott'acqua con lo scafandro, è illogico: perché mai lui avrebbe dovuto essere stupido fino a quel punto?

Comunque un film vivace, pur con le sue imperfezioni.

Visto nel dvd RHV.

05 settembre 2022

La tarantola dal ventre nero (Paolo Cavara, 1971)

Il commissario Giancarlo Giannini.

Modesto giallo all'italiana, dalla trama prevedibilmente contorta.

Una volta tanto, la misteriosa identità dell'assassino che tortura e uccide giovani ragazze in giro per Roma non è poi così misteriosa: che il killer sia il massaggiatore (finto) cieco lo si capisce dopo poche sequenze. Ma a parte questo, il film accumula troppi personaggi che restano in scena giusto lo spazio di pochi minuti, e il commissario impersonato da Giancarlo Giannini è davvero debole. Per non parlare del suo rapporto con la moglie, Stefania Sandrelli; ottimi attori, ma entrambi sprecati in ruoli di cartapesta.

La cornice comunque è valida: il film è tecnicamente ben girato, e le sequenze degli omicidi sono belle. Ma la storia non è mai interessante, non c'è pathos, e qualche sequenza si allunga fino a provocare l'inevitabile sbadiglio.

Visto nel dvd RHV.

04 settembre 2022

Sergio Leone: cinema, cinema (Carles Prats e Manel Mayol, 2001)

La copertina del dvd.

Bel documentario spagnolo sul grande Sergio Leone.

Molte le interviste: Sergio Donati e Tonino Delli Colli sono forse i più interessanti da ascoltare. In particolare è impagabile la verve dissacrante del secondo. Leone viene giustamente celebrato come merita, ma non mancano alcune sacrosante critiche all'atteggiamento del regista romano, che spesso minimizzò in modo francamente scorretto il fondamentale apporto di alcuni suoi collaboratori.

Tutto sommato evitabili gli interventi della vedova Leone. Belle le parti girate in Almeria, con le gustose interviste ad alcuni tecnici spagnoli da noi poco noti e che lavorarono con Leone nei suoi western.

Dvd Ripley's Home Video.

03 settembre 2022

L'agente speciale Mackintosh (John Huston, 1973)

Newman fa amicizia in carcere.

Bolso spionistico girato in Europa da John Huston, con Paul Newman protagonista.

La cosa curiosa, per iniziare, è che il suo personaggio si chiama Rearden, e non Mackintosh, che è invece il nome del suo capo nei servizi segreti inglesi. La versione italiana ha preferito mischiare le carte, e non ce n'era davvero bisogno dato che la storia è già abbastanza incasinata di suo. Newman si fa 20 mesi di galera per un furto, soltanto per poter avvicinare un certo Slade, una ex spia che pare abbia tradito ed è finita al gabbio. Poi i due evadono insieme, ma in breve si perdono le tracce di questo Slade, perché interviene il politico corrotto James Mason. Non giurerei di averci capito tutto, sarò sincero.

Film che parte anche bene, ma perde vigore ed interesse con il passare dei minuti. Dominique Sanda ha un ruolo altamente improbabile, ancorché risolutivo nel finalone. La versione italiana edita da Sinister è monca (a livello audio) della prima frase di Mason, che poi è la citazione di una frase attribuita a Samuel Johnson ("Il patriottismo è l'ultimo rifugio delle canaglie"): frase che già si era sentita in Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick anni prima.

Visto nel dvd Sinister.

01 settembre 2022

A muso duro (Richard Fleischer, 1974)

Con quella faccia può fermare le locomotive, diceva Sergio Leone.

Buon film d'azione con Charles Bronson scritto da Elmore Leonard.

E non ci vuole molto per capire che Bronson è il solito Bronson: un duro di poche parole, che sa farsi rispettare. Qui coltiva angurie in Colorado (!), ma nonostante la sua professione pacifica, trova comunque il modo di mettersi nei guai, suo malgrado.

Per una serie di sfortunate circostanze, infatti, l'uomo è in fuga dalla polizia dopo una rocambolesca evasione dal carcere in compagnia di un killer prezzolato, Al Lettieri, che già non vede l'ora di aggiungere il nome di Bronson alla sua lunga lista di vittime. Ma le cose andranno diversamente.

Belle sequenze d'azione, atmosfera rilassata ma non lenta, e il solito Bronson che non perde un colpo, doppiato da Pino Locchi nella versione italiana.

Dvd Sinister, che contiene anche due belle interviste al direttore della fotografia e a Lee Purcell.

Soldati - 365 all'alba (Marco Risi, 1987)

Amendola e Benvenuti ai ferri corti. Bel film di Marco Risi, che racconta un anno di naja in una caserma friulana. Tanti personaggi più o me...