27 novembre 2021

A spasso con Daisy (Bruce Beresford, 1989)

I due protagonisti al cimitero.

Gradevole commedia dolceamara, che vinse addirittura l'Oscar come miglior film dell'anno nel 1990.

Film che non avevo mai visto; devo dire che è valsa la pena recuperarlo, nonostante la qualità del dvd italiano sia discutibile. La storia della peculiare amicizia che nasce tra la vecchia ricca insopportabile e il suo chauffeur nero nella Georgia degli anni cinquanta segue binari prevedibili, ma la cosa non dispiace.

Il tema centrale dovrebbe essere ovviamente quello del razzismo, che in realtà viene appena sfiorato, pur rimanendo sempre presente, quasi come un'ombra inquietante che grava su tutta la narrazione. Non mancano i momenti leggeri, nei numerosi battibecchi tra i due improbabili compagni di viaggio.

Bravissimi i due protagonisti, direi anche ottimamente diretti in ruoli che calzavano loro come due guanti.

Visto nel mediocre dvd italiano.

Quei bravi ragazzi (Martin Scorsese, 1990)

I protagonisti in una foto pubblicitaria.

Classicone di Scorsese, recuperato finalmente in bluray.

Il film è entrato molto velocemente nella storia: piacque praticamente a tutti, e da subito. La storia è abbastanza convenzionale, se vogliamo; perlomeno nella sua struttura. Si narra l'ascesa e la conseguente caduta di un gangster irlandese che lavora per la mafia italiana di Brooklyn.

Tantissimi i pregi: il cast è azzeccato in modo quasi magico, anche se personalmente non ho mai amato particolarmente Ray Liotta. Ma De Niro, Pesci e l'ottimo Paul Sorvino sono meravigliosi. Anche il Billy Batts di Frank Vincent non si scorda facilmente, dato che è protagonista di una delle sequenze più famose del film.

Non che manchino altre scene memorabili: quelle con Spider, la celeberrima sequenza del "Buffo come?" e così via. 

Resto comunque dell'idea che nella terza parte, quando Liotta è ormai schiavo della cocaina e inizia a preparare da mangiare per 20 persone mentre ha in ballo anche la consegna di una grossa partita di droga, il film perda leggermente colpi. Soprattutto rispetto a Casinò, che invece fila come un treno fino all'ultimo secondo. 

Rivisto nel bluray italiano, ottimo: soprattutto se paragonato al vecchissimo dvd Warner che ho ancora, e che a metà film va girato dall'altro lato (!) per proseguire la visione.

22 novembre 2021

Onyricon (Joe Massot, 1968)

Una sequenza onirica.

Bel titolo italiano per questo Wonderwall, una pellicola inglese decisamente figlia del suo tempo.

La trama è, se vogliamo, la grande assente del film: non succede praticamente niente, o quasi. C'è questo professore di mezza età che scopre una fessura in un muro di casa sua, e inizia quindi a spiare tutto quello che fa la sua vicina Jane Birkin.

Bei colori, molte stranezze, momenti di puro nonsense, lunghe sequenze oniriche (dalle quali arriva il titolo italiano) e la musica composta da George Harrison. Non c'è altro, ma tutto sommato si arriva alla parola "fine" senza nemmeno annoiarsi troppo.

Dvd Sinister, di ottima qualità video.

18 novembre 2021

Raptus (Marino Girolami, 1969)

Il titolo della riedizione.

Dramma processuale su un giovane ragazzo che ha ucciso una mignotta e rischia l'ergastolo. Lui però è matto come un cavallo, e un vecchio avvocato alcolizzato dal cuore d'oro (Folco Lulli) si fa quindi carico del caso per invocare l'inevitabile infermità mentale.

Uscito come Eros e Thanatos e rititolato Raptus solo qualche anno dopo, il film parte con ambizioni altissime, tra una citazione di Marcuse e le prevedibili staffilate al nostro antiquato sistema giudiziario. Si era nel 1969, non va dimenticato. Inutile dire che il lato commerciale dell'operazione finisce col prevalere su tutta la linea. Un film estremamente verboso, con la psicologia dei personaggi tagliata con l'accetta: alla fine si scopre che l'empatia di Lulli per il giovane assassino viene dritta dall'analoga condanna per omicidio di suo fratello, poi morto suicida in carcere.

Nel cast ci sono i fratelli Lulli (Piero oltre a Folco), Daniele Vargas e un giovane Maurizio Merli, senza baffi e già nei panni (che diverranno per lui abituali) del poliziotto.

Visto in una brutta copia, scura e poco definita, emersa da chissà dove: il film è sparito da decenni dai palinsesti televisivi e non risulta abbia mai avuto edizioni home video, né in Italia né all'estero.


14 novembre 2021

Perché un assassinio (Alan J. Pakula, 1974)

Anthony Zerbe nella sua breve apparizione.

Thriller politico girato da Pakula prima del ben più noto Tutti gli uomini del presidente.

La vicenda non appassiona più di quel tanto, ad essere sinceri: si parla di una cospirazione para-governativa che uccide i candidati alla presidenza ritenuti potenzialmente scomodi. Warren Beatty è il classico giornalista cane sciolto (un po' stereotipato, a dire il vero) che tenta di far luce sull'intricata vicenda. Non finirà benissimo.

Lo stile del film convince ancora, sebbene ci sia qualche lungaggine. La storia invece zoppica in alcuni punti, e francamente sono rimasto perplesso di fronte a Beatty che fa rientrare un aereo di linea allo scalo di partenza semplicemente scrivendo un bigliettino anonimo che una hostess consegna subito al pilota. Mah.

Dvd tedesco con audio italiano.

12 novembre 2021

La legione dei dannati (Umberto Lenzi, 1969)

Undari e Palance si guardano in cagnesco.

Bellico diretto da Lenzi con un cast di tutto rispetto.

Diciamo la verità: questo tipo di film invecchia alquanto in fretta. E dopo 50 e rotti anni è molto, molto difficile appassionarsi alla storia di questo gruppo di pendagli da forca messo insieme da un colonnello inglese (Jack Palance, altamente improbabile nel ruolo) per la solita missione impossibile. Ciò detto, il film ha una sua indiscutibile dignità tecnica, le belle musiche di Marcello Giombini e il tipico corollario di esplosioni, sparatorie e luoghi comuni assortiti.

La presenza femminile è del tutto illogica, oltre che poco significativa. Non male le sequenze finali con il terribile treno-cannone dei tedeschi.

Visto in una copia di origine incerta, in tre riprese: mi sono infatti addormentato ben due volte prima di finirlo. Che vergogna.

Soldati - 365 all'alba (Marco Risi, 1987)

Amendola e Benvenuti ai ferri corti. Bel film di Marco Risi, che racconta un anno di naja in una caserma friulana. Tanti personaggi più o me...