Fosco dramma ambientato in una sorta di realtà virtuale. Siamo in una piccola città popolata esclusivamente da coppie giovani, ricche e felici. Tutti gli uomini lavorano per una misteriosa compagnia di nome Victory, mentre le mogli stanno a casa a fare la calza e bere cocktail. Ovviamente c'è qualcosa che non quadra, e la giovane Alice (Florence Pugh) non tarda ad accorgersene.
L'ambientazione, irrealistica, è anni cinquanta: molto ben fatta, anche se sa di già visto. Ed è questa la pecca principale del film a mio parere: sembra una rimasticatura di temi già affrontati - e meglio - in altre pellicole. Da Edward mani di forbice a La fabbrica delle mogli, da Matrix al Truman Show e così via.
La storia comunque si segue con discreto interesse, anche se forse l'ultima parte avrebbe potuto essere leggermente accorciata. Qualche snodo narrativo appare improbabile: Alice che arriva a piedi in mezzo al deserto alla sede centrale della Victory, o ancora il misterioso fascicolo sottratto dalla borsa del medico... cose che sembrano uscite da un fumetto di 50-60 anni fa.
Visto su Sky.