08 settembre 2022

Vulcano (William Dieterle, 1950)

La Magnani e Rossano Brazzi.

Film gemello e rivale di Stromboli, girato sempre nello splendido paesaggio delle isole Eolie.

Maddalena (la Magnani) è una ex prostituta rimandata al paesello sull'isola di Vulcano con il famigerato foglio di via. La gente del paese sa, e la disprezza apertamente. Tutti, tranne la sorellina Maria, ignara e ingenua. Dopo un po' però anche lei scopre la verità, e come se non bastasse si invaghisce di un palombaro che giura di sposarla, se lei lo seguirà a Napoli. Promesse da marinaio, com'è evidente.

Il film è tutt'altra cosa rispetto a quello di Rossellini: un drammone a tinte fosche che qua e là sconfina nel fumetto. La cosa però non mi è dispiaciuta: molto meglio le classiche convenzioni narrative del melodramma italiano, rispetto alle alte ma spesso fumose ambizioni rosselliniane, quantomeno a mio gusto personale.

Molto si è discusso sulla genesi dell'opera, tanto da far credere ancora oggi che l'attrice romana, respinta da Rossellini, abbia voluto girare il film solo per vendicarsi. Pare però che le cose non stessero proprio in questo modo, tanto che Nannarella dovette essere convinta a suon di milioni per accettare il ruolo. Chissà.

Il film comunque ha momenti riusciti (la tonnara, la Magnani scacciata dalla chiesa) ed altri che spezzano il ritmo: tra i secondi, la lunga sequenza in cui Rossano Brazzi (qui nei panni di un losco intrallazzone) cerca di far ubriacare Maria alla festa di paese a Lipari. Anche il finale, con la Magnani che smette di pompare aria e uccide Brazzi che sta sott'acqua con lo scafandro, è illogico: perché mai lui avrebbe dovuto essere stupido fino a quel punto?

Comunque un film vivace, pur con le sue imperfezioni.

Visto nel dvd RHV.

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