Strano film di Cayatte scritto - tra gli altri - da Lina Wertmuller.
Non l'ho trovato molto interessante: Renaud Verley è un giovane sessantottino (figlio di Elsa Martinelli) che per evitare problemi dopo un corteo in cui ha ferito un poliziotto, decide di fuggire da Parigi e raggiungere il padre in Nepal. Il ragazzo crede che il babbo navighi nell'oro, e conta di farsi dare un bel po' di soldi: le cose però andranno diversamente.
Come la quasi totalità dei film che affrontano l'argomento dello scontro generazionale del '68, è un film noioso. Non saprei dire se sia invecchiato male, come parrebbe, o se fosse già tedioso all'epoca della sua uscita.
Il discorso sulla droga è affrontato in modo a dir poco superficiale: Jane Birkin interpreta una giovane fricchettona inglese che usa eroina, con gli ovvi problemi che ne conseguono. Serge Gainsbourg poi è un cattivo da fumetto.
Visto su RaiPlay, in una copia di soli 84' contro i 100' di cui si legge nelle recensioni d'epoca.
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