John Huston rimette in riga il pretino.
Robusto filmone hollywoodiano girato anche in Europa (a Roma e Vienna) da un regista di solido mestiere come Otto Preminger.
Tre ore secche: sinceramente credo si potesse tagliare qualcosina senza problemi. Ci sono tanti episodi della vita di questo giovane prete che nel tempo fa carriera fino a giungere alla porpora cardinalizia. La sua vicenda è narrata in flashback. La tematica religiosa è sempre in primo piano, ma non è interessante come avrebbe potuto essere, anche se il protagonista Tom Tryon è bravo e perfettamente in parte. Da sottolineare anche la prova di John Huston, che dona un po' di ironia a una storia piuttosto cupa.
Particolare attenzione è riservata ai bizantinismi della diplomazia vaticana: Raf Vallone interpreta un cardinale di buon cuore, stranamente rapato a zero. La scena dell'improvviso suicidio di Kurt, marito di Romy Schneider, è forse il picco emotivo del film. Tutta la parte sul nazismo in Austria invece è troppo schematica, e stona col resto della sceneggiatura, che si muove con ammirevole equilibrio nel descrivere questo uomo di chiesa ambizioso ed umile allo stesso tempo.
Dvd A&R.
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