11 luglio 2021

Prigionieri del male (Mario Costa, 1955)

La coppia riunita in chiesa.

Gustoso dramma a sfondo religioso, con la bella May Britt nei panni di una giornalista russa che viene in Italia per documentare quella che per lei è solo una sciocca ed arcaica forma di superstizione: il cattolicesimo.

Il guaio è che prima scopre di avere una sorella a Napoli, che non vedeva da quand'era bambina, e poi si innamora di un archeologo polacco, che sta lavorando agli scavi di Pompei. Lui a un certo punto contrae la lebbra (giuro che non mi sto inventando niente, come potrebbe sembrare) e - indovina un po' - lei si riduce a chiedere un miracolo alla Madonna, per salvarlo da una morte orribile. Tàc, lui guarisce e lei si converte. C'era da dubitarne?

Se si entra in una certa logica il film è godibilissimo. C'è anche Nino Manfredi, che muore quasi subito ma è praticamente protagonista nei primi 10 minuti. Chiaramente c'è parecchio folclore napoletano, ma non disturba.

La chiesa visibile nel film è il santuario di Pompei:


 Visto su YouTube in una bella copia.

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