26 agosto 2021

Morirai a mezzanotte (Anthony Mann, 1947)

Steve Brodie e Audrey Long.

Notevole noir con Raymond Burr nel ruolo del gangster senza scrupoli.

Il vero protagonista comunque è Steve Brodie, che viene incastrato e deve fuggire con la moglie incinta (Audrey Long, deliziosa) per non finire in carcere a causa di una rapina finita male, con tanto di sbirro ammazzato. Inutile dire che lui non c'entra nulla, è stato messo in mezzo dalla ghenga di Burr, che ora pretende addirittura che l'uomo si consegni alla polizia e si accusi di tutto quanto, in modo da evitare che il membro della banda già arrestato (che è il fratello di Burr) finisca sulla sedia elettrica.

Gran film, al di là delle convenzioni narrative. La regìa di Mann è di primissimo livello, basti citare la sequenza in cui Burr aspetta che sia mezzanotte precisa per uccidere il povero Steve Brodie, montata in modo analogo al triello che Sergio Leone girerà quasi 20 anni dopo per Il buono, il brutto, il cattivo. Anche la caratterizzazione di alcuni personaggi secondari (il venditore di auto usate, il detective spillasoldi) è gustosa.

Dvd ElleU, mediocre ma con il doppiaggio originale, che è comunque ben posteriore al film: su Burr c'è Sergio Rossi, per dire.

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