13 maggio 2022

Lasciateci in pace (Marino Girolami, 1953)

Il bravo Umberto Spadaro.

Commedia satirica diretta dallo specialista Marino Girolami.

Umberto Spadaro è Achille Buongiorno, un ometto timido e dimesso che vive nel paesetto di Roccamontana, dove ancora manca l'acqua: tutti quanti, ogni mattina, devono mettersi in fila all'unica fontana per riempire le loro brocche. O meglio, quasi tutti: il sindaco Mario Carotenuto infatti si fa portare l'acqua direttamente a casa, suscitando le ire dei suoi concittadini. 

Durante un viaggio a Roma, Spadaro viene arrestato per un equivoco, a causa di un attentato a sfondo politico che in realtà non ha ovviamente commesso. Tornato a casa, scopre che tanto i fascisti quanto i comunisti locali ora pensano che sia uno dei loro: entrambe le fazioni vorrebbero addirittura candidarlo a sindaco. Seguono equivoci e disastri vari, fino al prevedibile lieto fine, con il neo-sindaco che trova del tutto casualmente una sorgente d'acqua che risolve il problema dell'approvvigionamento idrico per tutti quanti.

Ridere, il film non fa ridere: Spadaro era un ottimo attore, ma francamente poco adatto a un ruolo del genere, che sarebbe stato più nelle corde di un comico vero, a mio parere. Bravissimi sia Enrico Viarisio che Mario Carotenuto, quest'ultimo nei panni di un sindaco ultra-fascista (l'arredamento di casa sua trabocca di fasci littori), mentre Virgilio Riento e Dante Maggio sono entrambi doppiati, purtroppo.

Visto su Cine34.

Nessun commento:

Posta un commento

In una notte di chiaro di luna (Lina Wertmüller, 1989)

La splendida Nastassja Kinski. Il virus HIV secondo la Wertmüller in quest'opera dal titolo stranamente breve. Rutger Hauer è un giornal...