Secondo capitolo dell'annunciata trilogia diretta dai Manetti Bros.
Ho gradito anche questa nuova avventura del re del male, anche se in realtà Diabolik si vede davvero poco. E tutto sommato è un bene: questo Giacomo Griziotti, a me del tutto ignoto, è davvero insapore, specialmente se paragonato al Luca Marinelli del primo film.
La storia è sostanzialmente tutta sulle spalle di Ginko ed Eva Kant, quindi di Valerio Mastandrea e Miriam Leone, che se la cavano più che bene. Il film parte un po' a rilento, oltretutto con una imbarazzante apparizione di Andrea Roncato, ma per fortuna migliora con il passare dei minuti. Più breve del primo capitolo, ha una storia che avvince e non si dilunga mai troppo. Tremenda, come sempre, Monica Bellucci; quantomeno in questa occasione è aiutata dal fatto di parlare con un finto accento straniero.
Visto al cinema.
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