30 dicembre 2022

Nata di marzo (Antonio Pietrangeli, 1958)

La Sassard davanti al Sancarlone di Arona.

Il difficoltoso ménage matrimoniale tra la giovane Francesca e il maturo architetto Alessandro narrato in questo film di Pietrangeli, girato a Milano.

Si percepisce il tentativo di descrivere una giovane ragazza moderna (per i tempi), magari anche forzando la mano qua e là. La protagonista infatti è fin troppo caricata di stranezze ed eccessi che finiscono in breve col renderla decisamente antipatica; quando la coppia bisticcia, non si può che prendere le parti del povero marito, che nonostante tutto riesce a sopportarla con santa pazienza. Dopo una serie di litigi e battibecchi che portano alla separazione, la riconciliazione finale tra i due è di prammatica, ma resta comunque un forte senso di amaro in bocca.

Belle l'ambientazione milanese (si vede anche il grattacielo Pirelli in costruzione) e la fotografia di Carlo Carlini. Bravi i due protagonisti, anche se è sempre un peccato sentire Ferzetti doppiato (qui da Gualtiero De Angelis). Come sempre elegante la regìa di Pietrangeli: non è il suo film migliore, ma senz'altro un buon prodotto.

C'è anche Dario Fo in una fulminea apparizione, mentre strimpella alla chitarra "Lina", che poi verrà incisa da Enzo Jannacci col titolo "La luna è una lampadina".

Rivisto dopo 12 anni, questa volta in una ottima copia trovata sul web: la fonte credo sia una emissione televisiva spagnola.

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