24 ottobre 2023

La settima tomba (Garibaldi Serra Caracciolo, 1965)

Una fotobusta del capolavoro.

Delirante e poveristico horror gotico girato da un improvvisato regista dal nome leggendario.

Siamo nella Scozia del 1890. C'è il solito gruppo di 7-8 persone chiuse in un castello (quello di Balsorano) per una eredità. Non mancano strane urla nella notte, morti che spariscono e poi ritornano e così via. Tutto è abbastanza classico, se non fosse che l'imperizia della regìa è assoluta, e castra in partenza quel poco di buono che la pellicola avrebbe potuto regalare ai coraggiosi spettatori.

Il film è lento come una soap opera sudamericana anni settanta. A lasciare interdetti comunque non sono tanto le assurdità di una sceneggiatura piena di buchi, ma i dialoghi, sempre ingenui e talora addirittura farneticanti. A un certo punto si sente un grido in piena notte: due ragazze escono dalle loro stanze, allarmate, incontrano un uomo e gli chiedono "Che succede?". E lui, pacifico: "Non so, ho udito un grido e stavo accorrendo".

Tra una lungaggine e l'altra, si arriva al termine dei 77 minuti di durata. Nel cast spicca come sempre per incapacità attoriale il pessimo Gianni Dei, qui celato dall'accattivante alias John Day.

Visto nell'ottimo bluray Severin.

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