Tra i primi lavori di Friedkin, è un buon film tratto da una pièce su un argomento per l'epoca scabroso: l'omosessualità maschile.
Al di là della sua importanza storica, di cui oggi francamente poco importa, il film tradisce la sua origine teatrale in modo fin troppo evidente: ci sono nove personaggi in un appartamento a New York, senza nessuna vera digressione esterna, con dialoghi serrati e praticamente senza tregua per quasi due ore di durata. La prima mezz'ora è noiosetta, poi però il film migliora quando entra in scena Harold, personaggio bizzarro e affascinante: da lì esplodono i contrasti tra i vari amici e amanti omosessuali, cattiveria dopo cattiveria.
Il quadro complessivo è sconsolante: resta l'amaro in bocca a fine visione. Attori poco noti e tutti bravissimi, con una menzione speciale per Leonard Frey, l'Harold del titolo italiano.
Visto nel dvd Sinister.
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