31 gennaio 2024

Vibrazione sessuale (Jean Rollin, 1977)

La mora e la bionda: un classico.

Che cos'è una vibrazione? chiedeva Jep Gambardella a Talia Concept ne La grande bellezza. Domanda alla quale l'artista concettuale non sapeva dare una risposta, essendo esperta unicamente nel campo della fuffa spacciata per arte ad uso e consumo dei gonzi.

Jean Rollin in questo suo hard va dritto al sodo sull'argomento. Le sequenze esplicite sono lunghe ed insistite, mentre i pochi dialoghi di contorno sono spesso farneticanti, tanto da far pensare alle indicibili porcherie prodotte da Renato Polselli. Comunque si arriva alla fine, che - quantomeno nell'edizione italiana - giunge dopo soli 75 minuti. Fin troppi.

I titoli di testa, scritti a pennarello su dei cartelli bianchi, sono curiosi. Nella colonna sonora c'è parecchia musica classica, persino Bach, mischiata ad altra roba presa chissà dove, forse addirittura composta appositamente per il film. Ma ne dubito.

Visto in un riversamento da videocassetta.

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