Notevole giallo diretto da Mastrocinque con grande gusto. I protagonisti sono Antonio Centa, Mario del Monaco, Annette Bach e il bravo Roldano Lupi, il Clark Gable italiano.
L'uomo dal guanto grigio è un quadro di Antonello da Messina, che viene rubato e sostituito con una copia perfetta da un vecchio e burbero restauratore (Gualtiero Tumiati, bravissimo). L'uomo poi viene trovato morto, presumibilmente suicida, ma della tela non c'è traccia. L'affare si complica, giungendo poi ad un finale del tutto inaspettato. Quantomeno per me.
Film bellissimo: il ribaltone degli ultimi 10 minuti è un bel colpo, ma la pellicola ha molte altre carte da giocare. Costruzione intelligente, personaggi gustosi, sapidi dialoghi e attori di ottimo livello in parti a loro adeguate. Pina Piovani interpreta la portiera in modo eccellente, per esempio.
Tra i luoghi romani delle riprese, lo studio del restauratore è in realtà l'oratorio di Sant'Andrea dei pescivendoli:
Visto in una copia di origine ignota, derivata verosimilmente da un master 35 mm.
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