
Moglie e amante, molto simili tra loro.
Ostico dramma da camera di Fassbinder, regista e autore che conosco pochissimo.
Una coppia alto-borghese si incontra casualmente nella loro villa in campagna, insieme ai rispettivi amanti: marito e moglie infatti si erano mentiti a vicenda, parlando di un weekend di lavoro da passare all'estero. I quattro scoppiano a ridere, prendendola alla leggera, perlomeno finché non sopraggiunge anche la figlia dodicenne dei due, accompagnata dalla sua governante muta. La presenza della ragazzina, costretta a usare le stampelle, porta al punto di rottura i rapporti tra tutti i presenti.
Film che non mi ha preso molto, sinceramente. Formalmente molto elegante, è un esempio di kammerspiel non troppo interessante, anche se il personaggio della figlia rimane impresso, soprattutto per il rapporto a dir poco problematico con la madre, che palesemente la detesta. "Una spia viene spesso a conoscere false verità", dice a una certo punto la ragazzina: frase notevole.
Visto in una copia rimediata fortunosamente.
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