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| Kitano al lavoro. |
Kitano sbarca negli Stati Uniti con quest'opera che fu presentata alla Mostra del cinema di Venezia, fuori concorso.
Io vidi il film proprio al Festival, tra l'altro. Per i miei gusti è un passo indietro, rispetto ai suoi lavori precedenti. Resta comunque godibile per chi ama il regista giapponese.
La storia non è molto interessante: Kitano fugge dal Giappone, dove è condannato a morte certa, e si rifugia a Los Angeles dove ha un fratellastro che spaccia droga agli angoli delle strade. In poco tempo riesce ad ammazzare una dozzina di persone, e mette su un gruppetto che inizia a gestire un racket personale. Tutti sono destinati a finire malissimo molto presto.
Pioggia di sangue e di cadaveri, qualche momento di humour: la ricetta è quella classica, ma la sensazione di già visto è forte. Kitano praticamente non apre bocca, anche perché il suo inglese è tremendo.
Rivisto dopo molto tempo nel dvd italiano, in lingua originale con sottotitoli.

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