
Manfredi nei panni del monsignore.
Titolo storico di Gigi Magni, regista di cui ho visto poco o nulla sinora.
Ambientato nella Roma del 1869, è senza dubbio un bel film: molto scritto, girato quasi tutto in interni e con uno straordinario Nino Manfredi protagonista. L'attore, in pratica, regge tutto il film, specialmente grazie ai suoi duetti con Carlo Bagno. Danilo Mattei non mi ha mai convinto particolarmente, e anche qui mi è parso inadeguato. Il grande Salvo Randone, invece, ha purtroppo soltanto un paio di scene.
Visto in una ottima copia rimediata fortunosamente.
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