07 aprile 2021

Requiem per un commissario di polizia (Jean Larriaga, 1973)

I tre balordi durante un momento di relax.
 

Discreto poliziesco francese scritto da Marc Porel a quattro mani con il regista, José Larriaga.

Porel interpreta un ladruncolo tossicodipendente, che è causa involontaria dell'arresto di suo fratello (Robert Hossein), che stava svaligiando una cassaforte. Sebbene il fratellone (che nella realtà aveva ben 21 anni più di lui) rischi una condanna di pochi mesi, Porel si mette in testa di liberarlo a tutti i costi, e non riesce a pensare a niente di meglio che rapire il magistrato che si sta occupando del caso, il mite Charles Denner, con l'aiuto di altri due balordi.

Vedere Porel alle prese con siringhe e lacci emostatici mette tristezza, col senno di poi; l'attore francese infatti morirà 34enne proprio a causa della droga, dieci anni dopo aver fatto questo film. 

Film di atmosfera, con Hossein che si vede poco e lo stesso Raymond Pellegrin, il commissario, relegato a poche scene. Ottimo Denner, che rende il suo personaggio con notevole umanità.

Visto in francese con sottotitoli inglesi: in italiano pare non si trovi.

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