Un manifesto del film. |
Film costruito sulla celebre canzone, che fu un successone a quel tempo ed è nota ancora oggi. In realtà il film non è così leggero come si potrebbe supporre (o quantomeno, come avevo supposto io). Ferruccio Tagliavini è il solito bravo ragazzo dall'ugola d'oro in attesa di un'occasione per sfondare: il classico canovaccio delle pellicole che Claudio Villa girerà negli anni cinquanta. Intanto fa il cavallaro in campagna, ma l'occasione propizia non tarderà, anche se in modo paradossale: il cugino (che non lo vede di buon occhio) gli invia una finta lettera di interesse da parte del direttore di un importante teatro di città, per fargli uno scherzo...
Ben costruito e con qualche personaggio caratterizzato in modo gustoso, come il piazzista che idea lo scherzo col cugino di Tagliavini e - soprattutto - il macchinista interpretato da Carlo Campanini. Anche Luigi Almirante ha un bel ruolo.
Visto sul sito di Cineteca Milano.
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