28 maggio 2021

La voce che uccide (Aldo Colombo, 1956)

Passeggiata al Parco Sempione per Carlini e la Campagnoli.

Uno dei numerosi film che il cantante Luciano Tajoli interpretò negli anni cinquanta. Qui però non è il protagonista: la vicenda centrale (un po' incasinata, a dire il vero) riguarda suo fratello Paolo Carlini e la bella Edy Campagnoli, che da un letto d'ospedale narra la storia in flashback.

Girato tra Milano e Como, è un film tecnicamente rozzo: regìa piattissima, fotografia e scenografia tremende. Parte male ma migliora nella seconda metà, e la trama riserva quantomeno una sorpresa: alla fine Carlini non si rivela il fetentone che si pensava fin dall'inizio. Sarà invece Tajoli a sacrificarsi, lasciando la ragazza - che pure ama - al fratello, per non farla vivere con un uomo costretto sulla sedia a rotelle. Oggi fa un po' specie una vicenda del genere, considerato che Tajoli era davvero menomato.

Visto in una copia da master, saltellante e monca di qualche pezzo qua e là.

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