Bel ritratto del mondo teatrale romano degli anni venti con un ottimo Alberto Sordi.
Del resto Bonnard conosceva bene la materia, essendo stato lui stesso fonte di ispirazione per il personaggio di Gastone, portato sul palcoscenico da Petrolini per la prima volta nel 1924. La descrizione del sottobosco degli attori di terzo piano è chiaramente disincantata, ma si percepisce una - comprensibile - nota nostalgica, che comunque non dispiace.
A tratti il film mi ha ricordato il successivo (e splendido) Basta guardarla di Luciano Salce, ambientato peraltro in un'epoca successiva.
Sordi è bravissimo nei panni del bel gagà, che alterna romanesco e francese, e vive in una sorta di bolla che si è costruito da solo, all'interno della quale non fa entrare nessuno. Commovente la sequenza nel pre-finale, quando è costretto ad elemosinare una scrittura a un vecchio amico (Nando Bruno).
Tutto il cast comunque è centrato a puntino: la splendida Anna Maria Ferrero, Vittorio De Sica nei panni del nobile che vive oltre i suoi mezzi, Paolo Stoppa come usuraio cattivo che però si fa regolarmente infinocchiare dalla bellona di turno...
Dvd italiano Passworld.
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