Due chiacchiere tra rivali, dal barbiere.
Dal regista dell'ottimo Margin Call, un fumoso dramma ambientato 40 anni fa nel mondo del racket delle imprese petrolifere.
Il problema del film è che non riesce a coinvolgere. Buona storia, discreti attori e così via, ma non te ne frega mai granché di quanto accade a questo Abel, che cerca faticosamente di restare con la schiena dritta mentre la sua azienda, che è in forte espansione, viene presa di mira da furti, minacce e sabotaggi vari.
Alcune sequenze sono ben fatte: penso in particolare alla casa del ricco strozzino ebreo, con la plastica sui divani; o ancora al suicidio dell'immigrato, con Abel che corre a chiudere il buco nel serbatoio provocato dallo sparo. Ma si tratta di un film freddo, e anche la fotografia, molto scura, e l'ambientazione in un gelido inverno newyorchese vanno in quella direzione.
Visto nel dvd italiano.
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