13 agosto 2021

Più bello di così si muore (Pasquale Festa Campanile, 1982)

Si lavora alla trasformazione.

Montesano en travesti in questo tentativo di commedia sofisticata di Pasquale Festa Campanile.

La storia è semplice: Spartaco Meniconi (Montesano) esce di galera e non riesce a trovare lavoro. Oltretutto la moglie (Monica Guerritore, bella, brava ma inadatta a un ruolo brillante) è incinta, e i soldi servono: tocca inventarsi qualcosa.

Detto, fatto: Spartaco si veste da donna e si trasforma in Marina Marini, andando a battere il marciapiede. Il suo primo (e unico) cliente è Vittorio Caprioli, un vecchio nobile di Salerno, tanto ricco quanto miope e succube di una madre tirannica (Paola Borboni, che ha solo due scene ma memorabili). Seguono equivoci di vario tipo, sulla falsariga di A qualcuno piace caldo, per arrivare a un finale a sorpresa.

Film discreto, niente di che. Si ride poco, Borboni a parte. Caprioli è bravissimo e si prova addirittura tenerezza per il suo Nereo, caratterizzato con grande gusto.

Dvd Filmauro, ottimo.

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