12 settembre 2021

Le vite degli altri (Florian Henckel von Donnersmarck, 2006)

Il funzionario che legge Brecht.
 

Dramma tedesco ambientato nella DDR degli anni ottanta, pochi anni prima del crollo del muro di Berlino.

Si segue la vicenda di un funzionario della Stasi, un fervente comunista che sembra perfettamente incasellato nell'infernale meccanismo della polizia segreta del suo paese. Sembra, appunto. Perché poi, quando gli viene assegnato il compito di tenere sotto controllo un famoso scrittore, le prime crepe iniziano a manifestarsi in lui, e non solo perché si innamora della bella compagna dell'uomo.

In breve tempo questo spietato agente della Stasi inizia ad umanizzarsi, nascondendo al suo superiore le informazioni più pericolose e compromettenti. Sì perché lo scrittore è davvero un "nemico dello Stato", almeno secondo la definizione che era d'uso al tempo nei paesi dell'est. 

Il film, che ho visto dietro consiglio di un'amica, ha diverse frecce al suo arco: la ricostruzione ambientale, le interpretazioni e soprattutto la peculiare descrizione del comportamento di questo funzionario, che vive una sorta di "scissione" tra dovere e sentimento.

Resta però un film molto lungo a mio parere (133'), e con troppi finali infilati uno dopo l'altro negli ultimi venti minuti. Peccato, anche perché l'ultimo è di notevole impatto emotivo.

Dvd italiano.

 

Nessun commento:

Posta un commento

In una notte di chiaro di luna (Lina Wertmüller, 1989)

La splendida Nastassja Kinski. Il virus HIV secondo la Wertmüller in quest'opera dal titolo stranamente breve. Rutger Hauer è un giornal...