20 aprile 2022

Sangue di sbirro (Alfonso Brescia, 1976)

Una bottiglia di J&B in bella evidenza, come al solito.

Loffio poliziesco proposto da Infinity in una copia di eccellente qualità.

George Eastman sbarca a Philadelphia per scoprire chi ha ucciso suo padre, un poliziotto: la sua intenzione è ovviamente quella di vendicarsi. Prima di poterlo fare, però, dovrà evitare una mezza dozzina di agguati ai suoi danni, dato che a quanto sembra tutta la città lo vorrebbe morto. Per fortuna l'uomo sa come difendersi.

Film noioso. Dozzine di morti ammazzati e anche un paio di nudi integrali (compreso quello di Jenny Tamburi, unica presenza femminile significativa della pellicola), ma i personaggi sono del tutto privi di spessore, e la storia procede accumulando un cliché dopo l'altro. Notevoli le perplessità sul cast: Ugo Bologna, per esempio, è del tutto fuori parte come boss americano della mala.

La colonna sonora del maestro Alessandroni è invece bellissima, ancorché pesantemente debitrice di quella di Shaft di Isaac Hayes. 

Il regista Alfonso Brescia, qui celato dall'abituale pseudonimo Al Bradley, appare in due diverse sequenze: prima all'aeroporto e quindi nel palazzetto dello sport durante un incontro di pugilato.

Visto su CineDark, sezione di Mediaset Infinity.

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