27 dicembre 2022

Crimes of the Future (David Cronenberg, 2022)

La sequenza di apertura.

David Cronenberg è uno dei registi che ho apprezzato maggiormente nella mia vita di appassionato di cinema. Se non sbaglio, ho visto tutti i suoi film tranne quello su Freud. Alcuni suoi titoli mi hanno lasciato freddo, se non perplesso: Crash, Il pasto nudo e soprattutto Cosmopolis, che ho visto senza capirci nulla.

Questo suo ultimo lavoro non è sorprendente: i suoi temi classici ritornano, e anche l'ambientazione, pur affascinante, sa di già visto. Del resto sarebbe ingiusto aspettarsi qualcosa di nuovo da un regista ormai vicino agli 80 anni.

Film complesso, in cui mi è stato difficile "entrare". Inutile perdersi in dettagli sulla storia: diciamo che l'atmosfera è quella giusta, anche se forse in qualche punto il film soffre di una certa meccanica ripetitività. Gli attori fanno il loro (Viggo Mortensen appare un po'invecchiato, ma ci sta), e le musiche di Howard Shore sono bellissime. Sarebbe senz'altro da rivedere, ma non so se avrò il coraggio. Per ora devo metabolizzarlo.

Visto un una ottima copia da bluray.

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