22 dicembre 2022

Don't Say a Word (Gary Fleder, 2001)

Quant'era bella Brittany Murphy a 24 anni.

Deludente thriller con Michael Douglas. Lo spunto iniziale è intrigante, e infatti è quello che mi ha convinto a recuperare il film, oltre alla presenza della splendida Brittany Murphy. Ma è stata una pessima idea.

Douglas è un pacifico psichiatra a cui una banda di criminali assassini rapisce la figlia. Il movente è quello di forzare l'uomo ad ottenere una preziosa informazione da una ragazza schizofrenica, ricoverata in un manicomio e praticamente afasica. Il tutto entro otto ore, ché i cattivoni hanno sempre fretta.

Purtroppo, dopo i primi 20-25 minuti, il film si trasforma nella solita baracconata americana che prende a schiaffi la logica e accumula un'assurdità dopo l'altra, come ad esempio il fatto che la Murphy sia un mistero per tutti i medici che l'hanno visitata per 10 anni, poi arriva Douglas e risolve tutto in 10 minuti. Vabbè.

Qualche buon attore nel cast, come Sean Bean, non salva la pellicola dalla noia. Bello comunque sentire, nell'edizione italiana, la voce di Oreste Rizzini su Douglas.

Visto in un ottimo rip da bluray.

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