Discreto dramma girato a Palermo scritto da Aurelio Grimaldi.
Sinceramente pensavo peggio, anche se il taglio è abbastanza televisivo. Alfonso (Francesco Benigno) è un piccolo criminale del quartiere ZEN, che per amore di Federica Moro tenta una difficoltosa svolta: abbandona le rapine e sfrutta un'occasione particolare che gli capita tra capo e collo (è proprio il caso di dirlo) per trovare un lavoro onesto come netturbino.
Non mancano ingenuità di scrittura e qualche evitabile bozzettismo (vedi il collega albanese), ma c'è un certo fondo sincero che prevale su tutto, anche grazie alla bella prova di Benigno, perfetto per il ruolo. Vederlo mentre guida la Vespa come un pazzo senza casco in giro per le vie di Palermo mette ansia. Più manierata la recitazione della Moro e del pur bravo Massimo Dapporto.
Alcuni degli amici balordi di Benigno vengono dritti dritti dal cast di Meri per sempre: in qualche momento, i sottotitoli sarebbero stati preziosi.
Visto in un pessimo dvd pagato 3,30 €: non vale di più.
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