18 aprile 2023

L'albero di Natale (Terence Young, 1969)

Padre e figlio con un amico.

Noto dramma strappalacrime diretto dal regista di alcuni film della saga di 007.

In linea di massima è la consueta storia di un bambino destinato a morire, in questo caso di leucemia. Lo sviluppo però è abbastanza particolare, dato che il film sembra più orientato a descrivere con un certo gusto i momenti di relax e divertimento del piccolo Marcel (Pascal, nella versione originale), che non la sua agonia.

Infatti il padre (l'ottimo William Holden), sapendo che suo figlio ha solo pochi mesi di vita, decide di andare con lui nel loro castello di campagna, per trascorrere il tempo che resta al bambino in libertà e soddisfacendo ogni sua richiesta, per quanto stramba. Il che porta all'acquisto di un trattore, che Marcel guida in prima persona, oltre che al furto di due lupi dallo zoo della città.

Oggi fa un po' specie vedere alcune sequenze con il piccolo attore (bravissimo, peraltro) che guida un grosso trattore da solo, per non parlare della scena con i due lupi che sbranano un cavallo imbizzarrito. Altri tempi.

Film che quindi non mi ha commosso, sinceramente, ma che ho seguito con piacere. La regìa è notevole (bellissime alcune transizioni tra una scena e l'altra), e Bourvil è un personaggio di supporto molto azzeccato. Virna Lisi invece si vede poco, e non incide. Gran finale con i lupi che ululano come pazzi quando il bimbo ci lascia le penne, ovviamente nella notte di Natale.

Visto in un mux da bluray francese, con sottotitoli sulle scene a suo tempo espunte dalla versione italiana (12 minuti circa).

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