Qui Crawford sembra quasi commuoversi.
Uno dei film di Fellini che preferisco. Fu un insuccesso commerciale, per motivi che oggi è arduo comprendere.
La narrazione delle misere avventure di questi tre truffatori infatti è notevole, ma ancora di più lo è la descrizione dei rapporti umani tra loro. Richard Basehart è un puro, quasi ingenuo, e non si capisce bene per quale motivo accetti di fare quella vita: infatti a un certo punto non regge più e si stacca dagli altri, sparendo di fatto dal film. Fabrizi invece interpreta il solito cane, disposto a vendere anche sua madre per denaro, se necessario. La scena in cui viene smascherato dopo aver rubato un portasigarette d'oro al veglione di capodanno è la più bella del film, a mio parere.
La Masina è bravissima, come suo solito, anche se il suo ruolo è piccolo. Giganteggia Broderick Crawford (che ha la bella voce di Arnoldo Foà), che nel finale si spinge alla suprema vigliaccata nei confronti dei suoi complici: ma la pagherà carissima.
Il finale forse è un po' trascinato, e una maggiore secchezza sarebbe stata auspicabile. Ma resta un film sontuoso.
Rivisto nel dvd Medusa.
Nessun commento:
Posta un commento