16 giugno 2023

Io Cristiana studentessa degli scandali (Sergio Bergonzelli, 1971)

Femminismo sì, ma fino a un certo punto.

La contestazione giovanile secondo Bergonzelli.

Davide Andrei è un giovane e baldo professore che viene trasferito in un liceo di provincia, dove trova un gruppo di studenti in fregola, tra pruriti sessuali e voglia di ribellione. Cristiana è una di loro, e per scommessa decide di portarsi a letto il professore: lui cerca di resisterle, ma rifiutare la ventunenne Malisa Longo sarebbe impresa ardua per chiunque.

Così avviene la copula. Non sorprende che i due si innamorino, con grande scorno della banda dei ragazzacci (a comandare è Rossano, cantante di discreta fama a quei tempi, poi morto suicida a soli 30 anni) che pensava di essere compatta contro il sistema. La moglie invece è indifferente alla cosa, anche perché vira decisamente sul lesbico. Finale tragico: lui viene preso a botte dai giovinastri, lei viene stuprata. Cristiana poi fugge in moto, disperata e a seno nudo, schiantandosi sugli scogli in riva al mare.

Film totalmente folle, ma divertente. Molto erotismo, anche ai limiti dell'hard: quantomeno nella copia-Frankenstein che ho recuperato, che mischia la versione italiana con quelle spagnola e francese per avere un cut definitivo, con l'audio che passa da una lingua all'altra ogni cinque minuti. Non che la cosa pregiudichi la comprensione di questa balordaggine, ovviamente.

Il film è stato girato in provincia di Caserta: la piazza con il bar che si vede a più riprese è piazza Umberto I a Mondragone:


 Visto in una copia composite, recuperata fortunosamente.

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