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| Caan con la giovane Marya Zimmet. |
Uno dei primi film di Coppola, che avevo già visto nel 2018 ed avevo del tutto rimosso (al solito).
Shirley Knight e James Caan sono due personaggi alla deriva che si incontrano per caso: lui sta facendo l'autostop e lei lo carica per avere qualcuno con cui parlare. I due finiscono per affezionarsi, in modo bizzarro. Lui infatti ha un serio problema cerebrale, e lei è in fuga dal marito: una strana coppia, insomma.
La visione è stata gradevole, anche se il film è un po' invecchiato e nella prima mezz'ora non succede molto. Qualche notazione di scrittura però centra il bersaglio, e non c'è dubbio che il giovane Coppola sapesse dove mettere la MdP. James Caan e Robert Duvall torneranno a lavorare con il regista di Detroit nella saga de Il padrino, in personaggi molto diversi da quelli interpretati qui.
C'è, di fondo, una rappresentazione piuttosto cupa e pessimistica della società statunitense del periodo. Il finale, con la figlia adolescente di Duvall che spara a Caan per difendere il padre, è forse un po' frettoloso.
Visto in una copia rimediata fortunosamente.

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