Delirante horror firmato dal mitico Angelo Pannacciò, con o senza accento sull'ultima vocale.
C'è il solito gruppo di eredi chiuso in un castello, dopo la morte del vecchio zio: questo l'assunto. La sceneggiatura però è molto confusa, e verso i tre quarti non si capisce più niente, se non che c'è una vecchia parente (Jessica Dublin) che è un strega ed è in grado di modificare i tratti somatici delle persone con l'iniezione di una misteriosa sostanza. Qualcuno inizia a morire, arriva un commissario da barzelletta (Donald O'Brien) e parte una specie di indagine, per modo di dire.
Film totalmente folle, ingiudicabile secondo canoni tradizionali. Dialoghi farneticanti, storia ingarbugliata e momenti stranianti (la lunga sequenza nel locale notturno, virata in verde). Il cast vede la presenza di pessimi attori quali Franco Garofalo e Gianni Dei, pace alle anime loro.
Ho visto la versione del film approntata per i mercati esteri, che arriva a 95' e contiene due lunghe sequenze erotiche che bordeggiano l'hard in almeno un paio di punti. La seconda, in particolare, dura la bellezza di nove minuti, ed è quasi interamente senza stacchi. Argh.
Visto in una copia derivata dal bluray Vinegar Syndrome.
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