L'incontro tra i due protagonisti.
Affascinante thriller soprannaturale che non avevo mai visto, diretto da Alan Parker.
L'inizio è classico: Mickey Rourke (bravissimo) è un detective privato da 4 soldi che viene ingaggiato da un inquietante personaggio (De Niro) perché rintracci una persona, di cui si hanno poche notizie e non è ben chiaro se sia ancora vivo oppure no. Segue la prevedibile scia di cadaveri, per giungere ad un colpo di scena finale che a quel punto non è così arduo da prevedere ma comunque di grande effetto.
Gran bel film: ambientazione suggestiva, regìa solida, personaggi gustosi, interpretazioni efficaci. Purtroppo la storia non è sempre facile da seguire, tanto che alla fine ho dovuto fare uno sforzo mentale per riannodare tutti i fili e capire cosa stava succedendo. Certo, la scazzottata tra Rourke e il vecchio jazzista è un momento eccessivo, così come le inquadrature di De Niro e del bambino nero con gli occhi arancioni. Eccessi un po' kitsch, che a mio gusto personale avrei evitato. Il film però resta bellissimo e merita senz'altro una seconda visione.
De Niro si vede poco, ma lascia decisamente il segno. Grazie al cielo qui non è doppiato da Amendola, ma dal più sobrio ed efficace Paolo Poiret.
Visto in un mux recuperato fortunosamente.
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