10 luglio 2024

Una sposa per Mao (Albino Principe, 1971)

L'insipido protagonista.

Tremendo sotto-prodotto diretto da Albino Principe, nientemeno.

Il film inizia con minuti e minuti di voce fuori campo che dialoga con un pappagallo parlante. La regìa è elementare, gli attori sono scialbi e solo parzialmente salvati da un doppiaggio professionale. Si respira aria di dilettantismo puro, e la noia fa capolino già dopo pochissimi minuti dall'inizio.

Io ho retto poco più di venti minuti. Una volta la mia soglia di sopportazione era ben maggiore, ma che ci posso fare? A tratti mi è sembrato di assistere a uno dei capolavori di Sergio Pastore. E non aggiungo altro.

Visto in un'ottima copia, per quanto leggermente scattosa, emersa di recente dal palinsesto di chissà quale rete.

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