Ambizioso quanto fumoso lavoro di Aronofsky, uno che un film normale non credo l'abbia mai girato in vita sua.
Interamente ambientato all'interno di una grande casa in mezzo a un prato, racconta una storia troppo particolare per poterla riassumere in poche righe. La macchina da presa è praticamente fissa sulla protagonista Jennifer Lawrence: la segue da dietro, la inquadra in primi e primissimi piani, sempre attenta a non perdersi nemmeno un'espressione, o un movimento. Javier Bardem ha un ruolo importante ma tutto sommato secondario, e la sua prova è mediocre.
A dire la verità, fino a metà visione ero abbastanza intrigato, ma la baracconata della seconda parte mi ha convinto una volta per tutte che stavo vedendo un brutto film. A mio parere Aronofsky ha voluto esagerare, con effetti disastrosi.
Non che la pellicola non abbia i suoi pregi: una certa atmosfera, il senso di profonda irritazione che riesce a trasmettere quando la casa viene letteralmente invasa da un branco di bifolchi per la veglia funebre prima e da un nugolo di fanatici impazziti poi. Vederli sporcare, rubare e alla fine addirittura spaccare tutto quello che trovano di fronte alla padrona di casa allibita mette davvero agitazione, e non posso non pensare che la cosa fosse voluta. Ma nel complesso nella seconda parte il film non fa che accumulare grottesche assurdità girando a vuoto, giungendo poi a un finale inatteso ma che poco aggiunge a quanto detto fino a quel punto.
Visto nel dvd italiano.

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