
Rosanna Schiaffino e Philippe Leroy.
Opera di Lattuada, non tra le più note.
Tratto da una commedia cinquecentesca scritta da Niccolò Machiavelli, non è un film riuscito. Ha i suoi pregi, e anche parecchi: ma nella seconda parte la narrazione si sfilaccia, la vicenda perde di interesse e ci si annoia anche un po'.
Il problema è che il perno del film è debole: ok, Leroy escogita un piano machiavellico (ovvio) per portarsi a letto la splendida Rosanna Schiaffino, ma detto tra noi chi se ne frega? Con un soggetto del genere si poteva mettere in piedi una commediaccia con Renzo Montagnani o Lando Buzzanca, buttandola sulla farsa e strappando tutte le risate possibili. Facendone un film (semi)serio purtroppo la vicenda finisce col mostrare la corda abbastanza presto.
Tecnicamente impeccabile, vede un cast di alto livello ma alquanto bizzarro, con un Totò delizioso ma fuori parte (le sue sequenze sono le uniche col sonoro in presa diretta), Nilla Pizzi (!) oltre all'ottimo Romolo Valli e diversi attori francesi, dato che il film è una co-produzione.
Visto in una splendida copia rimediata fortunosamente.
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