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| John Savage finge di suonare. |
Gradevole thriller psicologico.
John Savage è un giovane condannato a due anni di carcere per uno stupro che in realtà ha solo sfiorato, senza commetterlo davvero. Una volta liberato, torna a vivere nella pensione che sua madre gestisce in un tranquillo sobborgo di Los Angeles. Il ragazzo ha palesemente qualche rotella fuori posto, e la cosa si intuisce anche dal morboso rapporto con la donna.
Bel film: Savage trasmette molto bene la follia del protagonista, e anche la madre Ann Sothern funziona perfettamente in un ruolo non semplice da rendere senza sbavature. Qualche dialogo in odore di didascalismo e una sequenza onirica fellineggiante del tutto inutile non tolgono forza a una pellicola complessivamente avvincente, che purtroppo mi sono goduto solo in parte, essendo stato forzato a spezzare la visione in più parti. Ottimo anche il triste finale.
Visto nel dvd italiano Sinister.

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