03 novembre 2024

Una spina nel cuore (Alberto Lattuada, 1986)

Anthony Delon e Sophie Duez.

Ultimo film del bravo Lattuada per il cinema, è un mezzo disastro che non piacque a nessuno nemmeno quando uscì.

Tratto da un romanzo (non dei migliori) di Piero Chiara, è privo di interesse da qualunque parte lo si guardi. Il cast è imbarazzante: i due protagonisti sembrano usciti da un catalogo Postalmarket, e fanno a gara sia per inespressività che per spessore delle sopracciglia, ma anche gli altri attori non brillano. Si salva solo il sempre bravo Gastone Moschin, peraltro ingabbiato in un ruolo minimale e per nulla approfondito.

Qualche bella ambientazione lacustre e i numerosi nudi integrali femminili non bastano a salvare un film profondamente sbagliato. Certi dettagli poi trasudano faciloneria: il tremendo trucco di Leonardo Treviglio, che dovrebbe essere sfigurato dopo un incidente in moto ma sembra più uno zombi uscito da un postatomico di Joe D'Amato. O ancora il risibile incidente finale, sempre con la moto: una roba da riderci sopra per quanto è realizzata in modo pedestre. E il luminare svizzero che parla italiano come il professor Kranz? Lasciamo perdere.

Visto in una ottima copia rimediata fortunosamente.

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