16 dicembre 2024

Detenuto in attesa di giudizio (Nanni Loy, 1971)

Sordi in difficoltà.

Durissimo dramma carcerario con un Sordi molto lontano dal suo personaggio abituale.

Splendido film, che mostra una situazione fin troppo verosimile: quella dell'inerme cittadino stritolato dal gigantesco apparato giudiziario, senza che sappia nemmeno il perché. Ovvio pensare subito a Kafka, ma il film non è così teorico, anzi va giù molto diretto e narra in modo talvolta persino eccessivo le traversie e le umiliazioni del povero Giuseppe Di Noi. La sua odissea, di carcere in carcere, è una discesa nei gironi infernali che sembra non avere fine.

Forse la sequenza della rivolta è eccessiva, e a dirla tutta la colonna sonora di Carlo Rustichelli mi è parsa ripetitiva e anche poco adatta alla pellicola. Ma il film rimane bellissimo, e certe scene (come la tentata violenza carnale) restano impresse. Da sottolineare la magistrale prova di Alberto Sordi, sofferta e commovente: c'è da rammaricarsi del fatto che l'attore romano abbia sfruttato così raramente questa sua vena drammatica.

Rivisto dopo qualche anno nella copia televisiva trasmessa da La7.

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