Dramma scritto da Suso Cecchi d'Amico e diretto da Pasquale Festa Campanile, regista oggi ben più noto per le sue commedie.
Il film è tratto da una storia vera: il caso del cosiddetto Smemorato di Collegno, che fu portato sul grande schermo già nel 1962 da Sergio Corbucci nell'omonimo film con Totò. Se allora si scelse la farsa, qua si è virato decisamente sul dramma: Ben Gazzara (doppiato egregiamente da Oreste Rizzini) è il protagonista, un poveraccio colto da amnesia che viene identificato dai suoi parenti come l'esimio e rispettabile professor Canella. Quando tutto sembra prendere una piega positiva, saltano fuori altre persone convinte che l'uomo sia invece un truffatore di professione, un certo Mario Bruneri. Così stando le cose, l'uomo starebbe facendo lo scemo per non pagare il dazio, come dice il proverbio.
Un buon film, che esiste anche in una versione televisiva più lunga di quasi 170 minuti, trasmessa a suo tempo dalla Rai. Tutto resta sospeso fino al termine, anche se la possibilità che lo smemorato fosse proprio Bruneri mi è parsa la più logica fin dall'inizio. Ottime anche scelta e valorizzazione dei luoghi, tra Torino e Verona.
Visto nel dvd italiano.

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